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    Pedofilia online su gruppi Whatsapp: 51 indagati in tutta Italia, 30 sono minorenni

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 21 Giu. 2019 alle 08:56 Aggiornato il 21 Giu. 2019 alle 09:01

    Pedofilia online | Whatsapp | 51 indagati in tutta Italia

    PEDOFILIA ONLINE 51 INDAGATI – La madre di un adolescente si accorge che sullo smartphone del figlio sono salvate immagini erotiche di minorenni pubblicate su due gruppi Whatsapp, ai quali il ragazzo aveva aderito. Denuncia tutto alla Polizia, consegna il telefono, e parte un’indagine che mette nei guai 51 persone, 30 minorenni.

    Pedofilia online | 51 indagati | Indagine e operazione in tutta Italia

    È un incredibile vicenda che ha coinvolto persone in tutta Italia. Le 51 persone sono indagate in diverse regioni dalla Procura Distrettuale e quella per i Minorenni di Catania. L’accusa è di detenzione e divulgazione di pornografia minorile online. L’operazione è stata condotta dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania sotto la direzione del Centro nazionale contrasto pedopornografia on line (Cncpo). Sono scattate perquisizioni in tutta Italia.

    Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia della madre di un adolescente che ha scoperto della presenza nel telefono del figlio di immagini erotiche di minori pubblicate su due gruppi Whatsapp, ai quali il figlio aveva aderito, chiamati ‘Tana della Luna’ – da cui il nome dell’operazione – e ‘scoobyDank’. I due gruppo della diffusa app di messagistica inizialmente condividevano immagini e video di torture, suicidi e simili.

    La Polizia Postale ha acquisito il contenuto dello smartphone, che la donna ha consegnato spontaneamente, e quello dei gruppi Whatsapp, individuando così circa 300 persone che vi avevano aderito e riuscendo ad identificare quelle che avevano divulgato o richiesto video e immagini di pornografia minorile, con vittime anche in età infantile.

    > Le notizie di cronaca di TPI

    Come sottolineato dagli investigatori, l’operazione contro la pedofilia online ha messo in luce la gravità di un fenomeno, quello della diffusione di materiale pedopornografico da parte di adolescenti, che cercano e si scambiano tra loro il materiale.

    Pedofilia online | 51 indagati | Le regioni e le province delle perquisizioni

    Le perquisizioni della Polizia Postale sono state compiute in Sicilia, Puglia, Lazio, Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto, Calabria, Campania, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Emilia Romagna ed Abruzzo. Le province interessate sono invece Catania, Ragusa, Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Roma, Torino, Alessandria, Asti, Novara, Milano, Brescia, Pavia, Firenze, Livorno, Prato, Venezia, Treviso, Verona, Reggio Calabria, Catanzaro, Napoli, Oristano, Gorizia, Terni, Genova, Matera, Forlì e L’Aquila.

    È enorme il materiale informatico sequestrati, che sarà sottoposto ad approfondite analisi informatiche.

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