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    Ameba mangia cervello: cosa è, dove si trova e come si cura il parassita

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 15 Set. 2020 alle 13:17 Aggiornato il 15 Set. 2020 alle 13:19

    Ameba mangia cervello: cosa è, dove si trova e come si cura il parassita

    Negli ultimi giorni si è tornati a parlare dell’ameba mangia cervello. A far tornare “di moda” il parassita la tragica notizia della morte di un ragazzo di 13 anni americano che ha contratto il parassita della Naegleria Fowleri mentre era in vacanza con la sua famiglia, in Florida, a fine luglio. Ma di cosa si tratta? Cosa è l’ameba mangia cervello? Dove si trova? Come si cura? Di seguito tutte le informazioni.

    Cosa è

    La Naegleria fowleri è un’ameba che può causare la meningoencefalite amebica primaria, un’infezione acuta, fulminate e rapidamente fatale che colpisce il sistema nervoso centrale. Nonostante le analisi genetiche abbiano identificato circa 30 specie di Naegleria, questa in particolare è l’unica ad essere stata associata ad infezioni nell’uomo. Come riporta il portale di Humanitas è “l’agente che può causare la meningoencefalite amebica primaria, un’infezione acuta, fulminate e rapidamente fatale che colpisce il sistema nervoso centrale”. La diagnosi della malattia, in genere tardiva, può poi contribuire alla sua elevata mortalità, a tal punto che solo pochi individui sopravvivono all’infezione. L’ameba infetta le persone quando l’acqua contenente il patogeno entra nel corpo attraverso il naso e può trovarsi più facilmente in fiumi e laghi. Attenzione però: l’infezione si contrae mediante esposizione prolungata, di alcuni giorni, all’acqua contaminata dal patogeno. La Naegleria fowleri, l’ameba mangia cervello, viaggia quindi dal naso al cervello dove distrugge il tessuto cerebrale. In genere “non si può essere infettati da Naegleria fowleri bevendo acqua contaminata”, hanno spieagato gli esperti statunitensi.

    Ameba mangia cervello: come si cura

    “Il suo ciclo vitale prevede tre stadi: un trofozoita, uno stadio temporaneo flagellato e una ciste”, hanno spiegato gli esperti di Humanitas. Tra le cure e i trattamenti possibili per evitare che l’infezione degeneri, i medici spiegano che la Naegleria è sensibile al “farmaco antimicotico amfotericina B, che sembra essere stato utilizzato in pressoché tutti i casi in cui si è riusciti a sconfiggere l’infezione”. Tale principio attivo è efficace perché “altera le membrane del patogeno, incluse quelle del nucleo e del reticolo endoplasmatico liscio e ruvido”. Altre molecole potenzialmente utili sono l’azitromicina, il clotrimazolo, l’itraconazolo, il fluconazolo e il ketoconazolo. Inoltre, è stato sperimentato anche l’uso della miltefosina e della clorpromazina.

    Dove si trova

    Secondo il Cdc americano il Naegleria fowleri, l’ameba mangia cervello, si può trovare in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, la maggior parte delle infezioni è stata causata da un’ameba che si trovava in aree d’acqua dolce situate negli Stati meridionali. In generale, l’ameba si trova in ambienti di acqua dolce e relativamente calda, come laghi e fiumi, nelle sorgenti termali, nello scarico dell’acqua calda degli impianti industriali e nelle fonti di acqua potabile geotermica (calda). Oppure ancora in piscine con scarsa manutenzione, con poco cloro o addirittura senza. Non è invece presente nelle acque salate, quindi non nel mare.

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