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    Papa Francesco: “Da padre George mancanza di nobiltà e umanità. Alcuni cardinali volevano processarmi”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 2 Apr. 2024 alle 15:41

    Papa Francesco: “Da padre George mancanza di nobiltà e umanità”

    Padre Georg Gaenswein ha dimostrato “mancanza di nobiltà e umanità”: è quanto dichiarato da Papa Francesco nel libro-intervista Papa Francisco. El sucesor scritto dal giornalista Javier Martinez-Brocal e in uscita domani in Spagna.

    Nel volume il Pontefice sottolinea che il funerale di Benedetto XVI, da alcuni ritenuto sottotono, fu gestito in pieno da monsignor Gaenswein e rivela che il proprio funerale sarà più sobrio di quello dei suoi predecessori. In particolare, Bergoglio sottolinea che la sua bara sarà chiusa e che il suo corpo non sarà esposto ai fedeli.

    Papa Francesco parla a lungo del suo predecessore e soprattutto di monsignor Gaenswein e del libro che quest’ultimo pubblicò: “Che il giorno del funerale sia stato pubblicato un libro che parla male di me, raccontando cose che non sono vere, è molto triste. Ovviamente non mi tocca, nel senso che non mi condiziona. Ma mi è dispiaciuto che si usasse Benedetto. Il libro è stato pubblicato il giorno del funerale, questa cosa l’ho vissuta come una mancanza di nobiltà e umanità”.

    Di Ratzinger Papa Francesco dice che “era un cavaliere. Invece, le dico con rammarico che il suo segretario a volte mi ha reso le cose difficili. Ricordo un caso in cui sostituii qualcuno che era responsabile di un dicastero e la decisione suscitò qualche polemica. In mezzo a tutto quel rumore, il segretario prese l’iniziativa di portarlo a trovare Benedetto, dato che quella persona voleva salutarlo. Il problema è che hanno diffuso la foto di quell’incontro, come se Benedetto contestasse la mia decisione. Onestamente non era giusto”.

    Bergoglio rivela anche un episodio che gli è stato riferito: “Una domenica Benedetto ha chiamato al telefono Clemens e gli ha detto: ‘Ora posso chiamarti perché è uscito don Georg’. È come se, per non offendere i suoi collaboratori, evitasse di chiamarlo al telefono”.

    Ratzinger “era un uomo di gran mansuetudine. In alcuni casi, alcune persone ne hanno approfittato, forse senza cattiva intenzione, e hanno limitato i suoi movimenti. Sfortunatamente, in qualche modo, lo hanno circondato. Era un uomo molto delicato, ma non debole, era forte. Ma lì, con se stesso, era umile e preferiva non imporsi. E così ha sofferto abbastanza”.

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