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    Il Papa: “Essere omosessuali non è un crimine. Alcuni vescovi sbagliano”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 25 Gen. 2023 alle 11:45

    Il Papa: “Essere omosessuali non è un crimine. Alcuni vescovi sbagliano”

    “Essere omosessuali non è un crimine”. Lo ha detto oggi papa Francesco, definendo le leggi che criminalizzano l’omosessualità come “ingiuste”. Secondo Francesco, i vescovi che invece sostengono leggi con cui viene criminalizzata l’omosessualità o che discriminano la comunità gay commettono un “peccato”.

    “Questi vescovi devono fare un processo di conversione”, ha detto in un’intervista con l’Associated Press, in cui il pontefice li ha invitati ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa, ricordando che Dio ama tutti i suoi figli così come sono. Secondo Bergoglio, i vescovi dovrebbero usare “la tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi”. “Essere omosessuali non è un crimine. Non è un crimine. Sì, ma è un peccato. Bene, ma prima distinguiamo tra un peccato e un crimine”, ha spiegato Francesco. “È anche un peccato mancare di carità gli uni con gli altri”, ha aggiunto.

    Nell’intervista, Bergoglio ha ricordato che la sua elezione all’inizio è stata accolta con un senso di “sorpresa” per un papa sudamericano. Poi è arrivato il disagio “quando hanno iniziato a vedere i miei difetti e non gli sono piaciuti”. “L’unica cosa che chiedo è che me le dicano in faccia, perché è così che cresciamo tutti, giusto?”, ha detto Francesco, che ha elogiato Benedetto XVI come un “gentiluomo”. “Ho perso un papà”, ha detto della morte del suo predecessore. “Per me era una sicurezza”, ha aggiunto, affermando di aver perso “un buon compagno”.

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