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    Pandoro-gate, iniziato il processo: una 70enne chiede 500 euro di danni a Chiara Ferragni

    L'influencer non era presente in aula

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 24 Set. 2025 alle 10:36

    Martedì 23 settembre è iniziato il processo per il caso del cosiddetto “Pandoro-gate” che vede l’influencer Chiara Ferragni accusata di truffa aggravata in concorso per le campagne benefiche legate al pandoro “Pink Christmas” Balocco e alle uova Dolci Preziosi. Protagonista dell’udienza predibattimentale, a sorpresa, è stata la signora Adriana, una 70enne originaria di Avellino che aveva acquistato alcuni pandori convinta che contribuissero a fare beneficenza. “Era convinta di contribuire a una raccolta fondi – ha spiegato la sua legale – e solo ad aprile ha scoperto che la beneficenza non era andata a buon fine”. La donna ha indicato un danno di circa 500 euro: non è escluso che accetti una proposta di conciliazione da parte dei legali di Ferragni e rinunci a rimanere parte civile.

    Chiara Ferragni era assente in aula, mentre Fabio Maria Damato, ex braccio destro dell’influencer, e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID erano presenti. Nella vicenda era inizialmente coinvolta anche Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda dolciaria, recentemente scomparsa. La prossima udienza si terrà il prossimo 4 novembre: in quell’occasione il giudice Ilio Mannucci Pacini deciderà sull’ammissione delle parti civili, tra cui figurano due associazioni dei consumatori: Casa del Consumatore e Adicu. Il Codacons, invece, ha ritirato la sua denuncia dopo un accordo con Chiara Ferragni.

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