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    L’omogeneizzato comprato al supermercato era scaduto nel 2019: bimbo di 8 mesi all’ospedale

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 18 Giu. 2021 alle 18:00 Aggiornato il 18 Giu. 2021 alle 18:01

    Omogeneizzato scaduto nel 2019: bambino di 8 mesi finisce in ospedale

    Un bambino di 8 mesi è stato ricoverato in ospedale dopo aver mangiato un omogeneizzato acquistato in un supermercato, che era scaduto nel 2019.

    È accaduto a Trento con il papà del piccolo, fortunatamente in via di guarigione, che ha raccontato l’incredibile vicenda al Corriere della Sera.

    Secondo quanto ricostruito da Massimo, il padre del bambino, la confezione di omogeneizzato, prodotta da una nota azienda che si occupa di alimenti per bambini, era stata acquistata in un supermercato di Trento lo scorso mercoledì 9 giugno.

    “Il giorno dopo — racconta il papà del neonato — la mia compagna ha aperto la confezione e ha preparato la pappa con tre quarti di omogenizzato. Ha mangiato verso le 19 e ha finito tutte le pappe. Subito dopo ha iniziato a vomitare. In un primo momento non ci ho fatto più di tanto caso, anche se non era il solito rigurgito. Abbiamo provato a dargli un po’ di latte e lo abbiamo messo nel box”.

    Ma il bambino anziché calmarsi continuava a piangere e vomitare. “Allora gli abbiamo dato alcune gocce di tachipirina e per un po’ si è calmato, ma poco dopo ha ricominciato a piangere”. Poco dopo i genitori hanno notato che il piccolo aveva anche delle chiazze rosse sul corpo fino a quando non è emersa l’incredibile verità.

    Quando la mamma ha iniziato a preparare la pappa, utilizzando l’omogeneizzato che era stato aperto precedentemente, infatti, si è accorta che il prodotto era scaduto.

    “Sul tappo c’era la data del 31 luglio 2019 e sulla confezione la pubblicità della raccolta punti dal 2016 al 2017. Non riuscivamo a crederci”.

    Venerdì 11 giugno, il bambino è stato portato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santa Chiara, dove è stato curato con antibiotici. Il peggio sembra essere passato, anche se, come sottolinea il papà, il piccolo “a distanza di quasi una settimana ha gli occhi arrossati e mangia poco”.

    Incredulo il direttore del supermercato, che ha dichiarato: “È ai limiti dell’incredibile che ci sia un prodotto scaduto soprattutto in quell’ambito merceologico mi sembra impossibile. La scadenza più prossima è il 2022, pensare che ci possa essere un prodotto scaduto a luglio 2019 siamo oltre l’impossibile. Abbiamo controlli rigorosi tutti i dipendenti devono controllare i prodotti ogni volta che arriva la rifornitura e gli omogenizzati sono i più acquistati, il riordino è quotidiano”.

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