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    Omicidio Cerciello Rega, chiesto l’ergastolo per i due imputati

    Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. Credit: Facebook
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 6 Mar. 2021 alle 15:18

    La Procura di Roma ha chiesto l’ergastolo per Finnegan Lee Elder e Cristian Gabriel Natale Hjorth, i due giovani americani accusati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri.

    La richiesta è stata formulata oggi, sabato 6 marzo 2021, dalla pm Maria Sabina Calabretta, che ha invocato anche l’isolamento diurno per i due imputati.

    Cerciello Rega fu ucciso nella notte fra il 25 e il 26 luglio 2019 nel centro di Roma con 11 coltellate. Elder e Hjorth furono arrestati il giorno successivo e hanno confessato l’omicidio, avvenuto nell’ambito di un controllo anti-droga [La ricostruzione dei fatti].

    “Gravi sono i fatti e grave è l’ingiustizia che è stata commessa contro un uomo buono, che stava lavorando”, ha detto la pm Maria Sabina Calabretta durante la requisitoria. Il magistrato ha definito quanto accaduto “una aggressione, un attacco sproporzionato e micidiale: una azione univoca per uccidere, la finalità era uccidere”.

    “Non fu legittima difesa. Entrambi gli imputati sono andati all’incontro preparandosi, erano pronti a tutto anche allo scontro fisico per raggiungere il loro obiettivo”, ha sottolineato la pm. “I carabinieri si sono qualificati, hanno mostrato il tesserino ed erano in servizio: si sono avvicinati frontalmente, non alle spalle. Cerciello non è stato ammazzato con una coltellata ma con undici fendenti. La giovane età degli imputati e il fatto che siano incensurati non tolgono gravità ai fatti”.

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