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    Omicidi Torremaggiore, il figlio di 5 anni vivo perché nascosto dietro il divano. Il padre confessa

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Mag. 2023 alle 17:59 Aggiornato il 8 Mag. 2023 alle 18:05

    Omicidi Torremaggiore, il figlio di 5 anni vivo perché nascosto dietro il divano. Il padre confessa

    Ha confessato il duplice omicidio di sabato notte Taulant Malaj, il panettiere di Torremaggiore che avrebbe ucciso la figlia di 16 anni e il vicino di casa. Oggi il 45enne ha ammesso di fronte ai carabinieri di aver trucidato il commerciante di 51 anni Massimo De Santis, ritenuto l’amante della moglie, e la figlia Gessica, che aveva tentato di difendere la madre dalle sue coltellate.

    L’uomo è attualmente in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia. La moglie Tefta, 39 anni, è attualmente ricoverata in ospedale in stato di choc dopo essere stata colpita con sei coltellate.

    “Ha chiesto: ‘Come sta mia figlia‘?. Questa domanda l’ha rivolta in caserma dei carabinieri, dopo essere stato fermato e, solo in questa occasione ha saputo che la ragazza era morta a causa dei fendenti”, ha detto Michele Maiellaro, avvocato di Malaj. “Aveva un ottimo rapporto con la figlia: ne era completamente innamorato”, ha affermato il legale, che ha poi espresso “profondo dolore per la tragedia immane che si è consumata e rispetto delle vittime”.

    L’uomo, accusato di duplice omicidio e tentato omicidio, avrebbe prima deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere per poi confessare nel pomeriggio. “Stando a quanto emerso nell’interrogatorio, Malaj credeva che la moglie avesse una relazione con l’inquilino del terzo piano e nei giorni scorsi aveva detto che sarebbe andato via di casa”, ha spiegato l’avvocato. “Non ho visto nulla. Avevo il nero davanti, era tutto buio e avevo il diavolo nel cervello”, avrebbe detto ai pm secondo quanto riporta Lapresse.

    Per accertare l’esistenza della presunta relazione extraconiugale e di uno scambio di messaggi tra la moglie dell’assassino e la vittima, gli inquirenti hanno sequestrato i telefoni cellulari della donna, del marito e della figlia.

    Al momento del massacro in casa era presente anche il figlio di 5 anni, che è riuscito a salvarsi nascondendosi dietro il divano del soggiorno. A trovarlo sarebbero stati il fratello dell’assassino e della moglie, i primi ad arrivare in casa dopo la strage. Quando sono arrivati i carabinieri il bimbo, in evidente stato di choc, era in braccio agli zii, a cui è stato poi affidato.

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