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    “Non ce la facciamo più, rischiamo una Caporetto sanitaria”: l’appello dei medici al governo

    credit: Ansa foto
    Di Sofia Gadici
    Pubblicato il 7 Gen. 2022 alle 13:44

    Il sindacato dei medici e della dirigenza sanitaria italiana (Anaao Assomed) ha lanciato un appello al governo chiedendo di agire subito per evitare una “Caporetto sanitaria“.

    Nel comunicato stampa diffuso dal sindacato vengono chieste misure “straordinarie e urgenti per impedire che il Servizio Sanitario Nazionale venga travolto dall’esplodere del numero dei contagi, legato alle caratteristiche della variante Omicron, che sta esercitando una pressione crescente sulle strutture ospedaliere e sul loro personale”.

    Il sindacato denuncia che medici e dirigenti sono “falcidiati dai contagi al punto da rendere problematica la copertura dei turni di lavoro” e che, letteralmente, “non ce la fanno più“.  Il “personale – chiarisce Anaao Assomed – è in pieno burnout psichico fisico, demoralizzato dopo due anni di superlavoro, esposto ad aggressioni non solo verbali, malpagato e costretto a carichi di lavoro massacranti”.

    Cosa serve? “Soldi e personale aggiuntivo, senza il quale semplicemente non se ne esce” afferma il sindacato.

    Inoltre, medici e dirigenti propongono cinque misure da adottare per gestire l’attuale emergenza:

    1. affidare vaccini e tamponi ai 50.000 medici in formazione specialistica con appositi contratti retribuiti;
    2. consentire al personale sanitario la permanenza in servizio, su base volontaria e per almeno 6 mesi, dopo il raggiungimento dei limiti di quiescenza anticipata;
    3. aprire tutte le forme di reclutamento ai medici specialisti privi della cittadinanza italiana, come del resto prevede la legge;
    4. valorizzare, in maniera congrua da un punto di vista economico e con risorse dedicate, le attività dei professionisti sanitari a contrasto della pandemia, anche attraverso l’indennità di rischio biologico finora negata ai medici e dirigenti sanitari;
    5. coinvolgere maggiormente strutture e personale della sanità privata nella gestione della emergenza.

    Per il sindacato, inoltre, la legge di bilancio ha “colpevolmente dimenticato le criticità di un personale che è il vero baluardo al dilagare di un virus dagli effetti disastrosi”.

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