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    No Vax, il dentista col braccio di silicone ospite di Giletti: “Solo una provocazione”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 9 Dic. 2021 alle 08:47

    No Vax, il dentista col braccio di silicone ospite a Non è l’Arena

    “La mia era una provocazione. Volevo che venissero tutti, che chiamassero i carabinieri. Volevo una piccola audience, ma non pensavo che avrei avuto questo pubblico. Ho costruito io il braccio finto con la gommapiuma e il silicone. Era una cosa artigianale. Il giorno dopo mi sono vaccinato”. Con queste parole Guido Russo, il dentista No Vax di Biella finito sui giornali per essersi presentato al centro vaccinale con un braccio in silicone nel tentativo di farsi iniettare il siero nell’arto finto ottenendo ugualmente il Green Pass, ha spiegato il suo gesto ai microfoni di Non è l’Arena.

    “Mi hanno giudicato e condannato prima ancora di ascoltare i fatti – ha proseguito Russo che è indagato dalla procura di  Biella con l’accusa di tentata truffa ai danni dello Stato -. La mia performance è legata al fatto che non volevo fare il vaccino. Non sono contrario a tutti i vaccini ma relativamente al vaccino contro il Covid sono contrario”. Anche l’Ordine dei medici di Biella, che lo aveva già sospeso dallo svolgimento della sua attività con i pazienti dal momento che il medico aveva scelto di non vaccinarsi, ha annunciato azioni disciplinari nei suoi confronti.

    “Ho una famiglia normale – ha poi raccontato Russo da Giletti – un figlio che farà il mio mestiere una sorella avvocato e una vita tranquilla fino a qualche giorno fa. Adesso è cambiata. Definire i No Vax è difficile. Se ci riferiamo al vaccino per il covid, però, sono contrario, gli altri vaccini li ho fatti tutti, solo quest’estate ne ho fatti cinque. Volevo creare questa situazione per manifestare il mio pensiero – ha proseguito -. I sanitari sono obbligati a fare il vaccino, ma mettiamoci nei panni del paziente: come fa un paziente a essere sicuro di non essere contagiato? Chi fa il vaccino non è sicuro di non essere contagioso. Chi fa il tampone ogni due giorni invece è sicuro. La mia non era una truffa ma una provocazione”.

    Il fatto

    Giovedì scorso Guido Russo si era presentato davanti all’infermiera Filippa Bua, 60 anni, con un busto da attore in silicone nascosto sotto il maglione. L’infermiera gli aveva chiesto di scoprire un braccio per somministrargli il vaccino e quando si era accorta che l’arto era finto aveva pensato che il paziente le avesse per errore porto una protesi. “Prima mi sono sentita in imbarazzo, poi quando ho visto che anche l’altro braccio era identico, ho capito e mi sono sentita professionalmente offesa”, ha dichiarato l’infermiera. “L’operatrice ha capito subito, ha cominciato a chiedermi cosa mi fosse venuto in mente – ha raccontato il dentista di Biella -. Non so cosa pensavo, le ho risposto. Non volevo prendere in giro l’infermiera, ma io il vaccino non lo voglio fare. A quel punto ho firmato per dire che non volevo fare il vaccino e sono andato a casa”. L’infermiera ha raccontato che il dentista aveva cercato di convincerla a vaccinarlo per finta: “No assolutamente non è vero”, sostiene Russo. Intanto l’Asl ha denunciato tutto ai carabinieri.

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