Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Napoli: lancia la figlia di 16 mesi dal balcone e poi tenta il suicidio buttandosi giù. La piccola è morta, mentre l’uomo è in gravi condizioni

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 15 Lug. 2019 alle 13:34 Aggiornato il 15 Lug. 2019 alle 14:40

    Napoli: lancia la figlia di 16 mesi dal balcone e poi tenta il suicidio

    Lancia la figlia di 16 mesi dal balcone del secondo piano e poi tenta il suicidio, buttandosi giù subito dopo.

    La drammatica vicenda è avvenuta in un appartamento di via Cozzolino, a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli, nella tarda mattinata di lunedì 15 luglio.

    La piccola è morta sul colpo, mentre il padre, un trentacinquenne, è attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli.

    Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, che stanno indagando sull’accaduto.

    > Tutte le notizie di cronaca di TPI

    Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’uomo vivrebbe a Caserta con la moglie, mentre l’appartamento dove si è verificata la tragedia apparterrebbe alla suocera del 35enne.

    A quanto pare, l’uomo si trovava in casa con la moglie quando, con una scusa, avrebbe chiesto alla donna di allontanarsi e di andare in un’altra stanza.

    Subito dopo sarebbe avvenuta la tragedia.

    Sembrerebbe, inoltre, che i due fossero in procinto di separarsi e che, la sera prima della tragedia, avrebbero avuto una discussione.

    Distante 25 chilometri da Napoli, San Gennaro Vesuviano conta circa 12mila abitanti. Il luogo dove è avvenuta la tragedia, invece, si trova a pochi passi dal centro storico della cittadina.

    Il comune partenopeo era salito recentemente alla ribalta della cronaca dopo essere stato sciolto per infiltrazioni della camorra. Il 24 giugno scorso, infatti, il Consiglio dei Ministri aveva prorogato di altri sei mesi lo scioglimento del consiglio comunale.

    Notizia in aggiornamento

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version