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    Treviso, spunta un murales con un “diabolico” Salvini: ha le corna e bacia un crocifisso | LA FOTO

    Il sindaco leghista Conte: "Sarà subito cancellato"

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 6 Ago. 2019 alle 21:13 Aggiornato il 6 Ago. 2019 alle 23:12

    Treviso, il murales di Salvini con le corna che bacia il crocifisso

    È spuntato improvvisamente a Treviso un murales che ritrae Matteo Salvini, il ministro dell’Interno, con le corna da diavolo mentre bacia un crocifisso. L’immagine è in bianco e nero e solo le corna e il crocifisso sono colorati: di rosso le prime e di nero il secondo.

    Non è dato sapere chi è l’autore del murales di Salvini con le corna e il crocifisso. È comparso dall’oggi al domani lungo il sottopasso pedonale del Ponte dea Goba, sull’Alzaia. In molti si sono soffermati a guardare e fotografare il murales di Salvini, per poi condividere gli scatti sui social. “Ministro dell’Inferno”, ha chiosato un utente su Facebook.

    C’è stato anche chi ha postato la foto sul gruppo Facebook “La bella Treviso” ma è stata subito rimossa.

    Ora sull’episodio indagano le forze dell’ordine che dovranno identificare il responsabile.

    Il murales, le reazioni

    Il sindaco di Treviso, il leghista Mario Conte, ha già annunciato che il disegno verrà immediatamente cancellato “perché non è arte ma soltanto una provocazione”.

    In molti nella città veneta hanno pensato che potesse trattarsi dell’opera di qualche artista legato al Festival Anthropica. L’ente culturale, però, si è subito precipitato a smentire: “Per quanto scontato, anche in considerazione delle numerose e spesso infondate considerazioni e dichiarazioni di questi giorni, ribadiamo che Anthropica non ha nulla a che vedere con l’opera su Salvini apparsa al Ponte della Gobba, né con l’anonimo autore”.

    “Da anni – hanno scritto – lavoriamo con la pubblica amministrazione, sia con questa che con la precedente, in un percorso che consideriamo molto positivo e proficuo per noi e per la città in generale. Ad essere sinceri, se pur è vero che la satira ai potenti c’è fortunatamente sempre stata, avremmo quindi preferito che simili interventi fossero fatti altrove, onde evitare impropri accostamenti con il nostro lavoro! Buone vacanze!”.

    > Qui gli altri casi di murales su Matteo Salvini
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