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    “Vogliono uccidermi, se non mi senti chiama la polizia”: il messaggio di Saman poco prima della scomparsa

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Giu. 2021 alle 10:46

    “Se non mi senti chiama la polizia”: la verità sulla morte di Saman nelle chat

    “Vogliono uccidermi, se non mi senti chiama la polizia”: si nasconde nelle chat della ragazza la verità sulla morte di Saman, la 18enne pakistana scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, il 30 aprile scorso dopo aver denunciato la famiglia che voleva costringerla a nozze combinate.

    È la mattina del 30 aprile, poche ore prima della sua scomparsa, quando la giovane manda un audio al suo fidanzato, un ragazzo poco più grande di lei.

    Secondo quanto svelato dalla Gazzetta di Reggio, Saman rivela al compagno di aver sentito la madre parlare del suo omicidio come unica “soluzione” per una donna che non accettava un matrimonio combinato.

    “L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me. Se non mi faccio sentire per più di 48 ore chiama le forze dell’ordine” avrebbe detto Saman al suo fidanzato.

    Poche ore dopo, la ragazza esce dalla sua abitazione insieme ai suoi genitori senza fare mai più ritorno. Secondo l’accusa, i genitori l’avrebbero consegnata allo zio, Danish Hasnain, di 33 anni, il quale l’avrebbe uccisa per poi sbarazzarsi del corpo.

    “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene” scrive lo zio a una donna in una chat, riferendosi, secondo gli inquirenti, al delitto della nipote.

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