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    Blitz antiterrorismo a Milano, arrestata 19enne sostenitrice dell’Isis: reclutava giovani spose per miliziani

    Credit: Fermo immagine dal servizio del Tg3
    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 17 Nov. 2021 alle 12:35 Aggiornato il 17 Nov. 2021 alle 12:36

    Blitz della polizia di stato che a Milano ha arrestato una ragazza italo-kosovara di 19 anni con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo. Il giudice delle indagini preliminari, Carlo Ottone De Marchi, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    La giovane, Bleona Tafallari, radicalizzata dall’età di 16 anni, sostiene l’Isis e fa parte dell’organizzazione chiamata “Leone dei Balcani”, costola dello Stato Islamico. Trasferitasi recentemente a Milano dal Kosovo, lo scorso gennaio aveva sposato con rito islamico, in Germania, un miliziano di 21 anni di origini kosovare, legato alla cerchia relazionale dell’attentatore di Vienna, Kujtim Fejzulai. Proprio seguendo il marito si è potuti arrivare a lei.

    Le indagini sono state dirette dal Capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, dal Sostituto Procuratore, Leonardo Lesti, e condotte dalla Digos di Milano e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione con la collaborazione dell’European Counter Terrorism Centre – Ectc – di Europol.

    Nel telefono della ragazza gli investigatori hanno trovato migliaia di video e immagini raffiguranti oggetti simbolo dell’Isis, combattimenti, decapitazioni e anche scene di attacchi terroristici in Europa. Alcuni video provengono dall’agenzia di comunicazione dello Stato Islamico Al Hayat Media Center.

    Dalle indagini è emersa anche l’attività di proselitismo che la ragazza portava avanti. Reclutava, infatti, altre giovani, anche minorenni, sui social network – Whatsapp, Snapchat, Instagram e Telegram, in particolar modo – esaltando “lo Stato Islamico in tutte le sue componenti”, come si legge nell’ordinanza. Inoltre, prometteva loro uno sposo con il quale morire da martire.

    L’uomo promesso avrebbe dovuto avere determinate caratteristiche fisiche e morali e avrebbe dovuto abbracciare la Jihad.
    In una chat su Telegram, Tafallari aveva promesso a una ragazza di 16 anni uno sposo, un “Leone” – appartenente ai Leoni dei Balcani – “con il quale morire da martire dopo un matrimonio ‘bagnato dal sangue dei miscredenti’” riporta l’ordinanza.

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