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    “Non fate come me”: l’ultimo sms della 15enne morta suicida nella metro di Roma

    Prima di togliersi la vita, Alice, questo il nome dell'adolescente, ha inviato due sms alle sue amiche

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 8 Gen. 2020 alle 10:37 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:19

    Roma, 15enne si suicida sotto la metro, l’ultimo sms alle amiche: “Non fate come me”

    “Non fate come me”: sarebbe questo il contenuto dell’sms inviato alle sue amiche dalla 15enne morta suicida sotto la metro di Roma nella giornata di martedì 7 gennaio.

    La tragedia è avvenuta nella mattinata del 7 gennaio alla fermata Ponte Lungo della linea A della metro che serve la Capitale.

    Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, Alice, questo il nome dell’adolescente, prima di togliersi la vita avrebbe scritto un sms alle sue compagne di scuola: “Non fate come me, se avete bisogno di parlare con qualcuno, fatelo subito”.

    Poi, la 15enne avrebbe inviato un altro messaggio, questa volta audio, affermando: “Mi avvio verso una nuova vita, siete meravigliose, vi voglio bene, ciao a tutte”.

    La ragazza, dunque, avrebbe espresso un disagio del quale però non è mai riuscita a parlarne con nessuno.

    La mamma e la zia, con le quali la 15enne viveva in un appartamento nel quartiere San Giovanni, non avrebbero mai notato nulla di strano nella ragazza così come le sue amiche e compagne di scuola.

    L’unica ipotesi formulata dagli inquirenti fino ad ora è che l’adolescente probabilmente non si fosse più ripresa dalla morte prematura del padre, avvenuta due anni fa.

    Al momento, infatti, non sono emersi episodi di bullismo o cyberbullismo né vi sarebbero altri elementi utili a formulare altre ipotesi investigative.

    L’unica certezza, al momento, è che la 15enne si sia suicidata.

    Le immagini delle telecamere di sicurezza, infatti, mostrano la ragazza mentre si getta sui binari della metro, escludendo, dunque, che qualcuno l’abbia spinta di proposito nel vuoto.

    Elementi importanti ai fini dell’indagine potrebbero arrivare dalle perizie sul telefonino dell’adolescente, che è stato ritrovato e messo a disposizione del magistrato.

    Sul cellulare di Alice potrebbe esserci la verità sul perché la ragazza, nella mattinata del 7 gennaio, sia uscita di casa per andare a scuola e poi abbia scelto di togliersi la vita.

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