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    Messina Denaro, i vocali contro Zelensky: “Un megalomane che vuole la guerra mondiale”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 20 Feb. 2023 alle 11:10

    Messina Denaro, i vocali contro Zelensky: “Un megalomane che vuole la guerra mondiale”

    Dopo i suoi gusti in fatto di libri e film, emergono anche le opinioni di Matteo Messina Denaro sulle relazioni internazionali. Secondo il capomafia arrestato un mese fa “gli ucraini hanno torto” e Volodimir Zelensky è “uno pseudo presidente”. Sono i giudizi contenuti in alcuni messaggi audio inviati a un’altra paziente della clinica palermitana in cui è stato arrestato il 16 gennaio scorso e trasmessi ieri dalla trasmissione “Non è l’arena”, su La7.

    “Quando ci fu Chernobyl nell’86 mia mamma ospitò due ragazze ucraine di famiglie molto ricche”, racconta Messina Denaro in uno dei messaggi vocali. “Sono state trattate su un vassoio d’argento per due anni, ma quando se ne andarono non si fecero più sentire. Mia madre cercò di contattarle ma non diedero più risposta. Quella gente è così… So che tu sei pro Ucraina, io invece sono pro civiltà, ma gli ucraini hanno torto. Il primo di tutti è questo… pseudo presidente. Uno zero, che sta facendo morire un sacco di civili per fare il megalomane, perché lui vorrebbe una guerra mondiale”.

    “Perché invece di fornire armi, gli Stati occidentali non dicono a questo… di presidente di dimettersi? Sistemare le cose e fornire aiuti umanitari… Nel momento in cui si arriverà a questo ti assicuro che io sarò il primo a fare beneficenza a queste persone”, ha aggiunto nella chat, in cui condivide anche un link sugli attacchi di Michele Santoro al precedente governo per la posizione sulla guerra in Ucraina.

    L’ex superlatitante si schiera quindi dalla parte di Vladimir Putin: “Non è Putin che vuole mettere i missili in America, è il contrario: sono gli americani che vogliono mettere i missili da Putin”. Se la Russia non fosse una potenza nucleare, sostiene Messina Denaro, “l’America lo avrebbe già bombardato, come hanno fatto in Libia”. “Il discorso nasce nel 2014, hanno fomentato un colpo di stato, è salito questo… ed è da 8 anni che uccidono persone nel Donbass. In questi anni sono morti migliaia di russi, ma tu non lo sapevi perché i giornali non dicono nulla”, afferma. “Ora se ne accorgono perché i morti sono dall’altra parte”.

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