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    “Sei meridionale, non posso affittarti casa perché io sono di Salvini”: il post di denuncia di una ragazza di Foggia

    "Sinceramente quello che pensa lei non me ne frega un bel niente. Per me i meridionali sono meridionali anche nel 4000, non solo nel 2000, ragione per cui ho frenato un pochettino (nell'affittare la casa ndr) perché per me i meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali"

    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 13 Set. 2019 alle 14:38 Aggiornato il 13 Set. 2019 alle 22:42

    “Sei meridionale, non posso affittarti casa perché io sono di Salvini”: il post di denuncia su Facebook

    La proprietaria di un appartamento in provincia di Milano ha rifiutato di affittare casa a una ragazza di Foggia “perché meridionale”. La ragazza ha denunciato l’accaduto con un post su Facebook del 12 settembre in cui ha inserito anche gli audio che la proprietaria gli avrebbe inviato su whatsapp.

    “Sinceramente quello che pensa lei non me ne frega un bel niente. Per me i meridionali sono meridionali anche nel 4000, non solo nel 2000, ragione per cui ho frenato un pochettino (nell’affittare la casa ndr). Perché per me i meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali. Io sono una razzista al cento per cento e quello che pensa lei non mi interessa. Se vuole comprarsi la casa se la compri, ma per me quello che conta è quello che è scritto sulla carta d’identità. A me da lombarda di Salvini è una cosa che mi importa. Non me l’ha detto mia figlia, l’ho saputo io. Non è un segreto di stato, lei non è una svizzera è una meridionale. Io sono razzista ma sono venuta a saperlo troppo tardi, se l’avessi saputo prima l’avrei fermata”, afferma la proprietaria nell’audio di whatsapp.

    Il racconto

    La ragazza, a cui si rivolge in maniera offensiva l’affittuaria, si chiama Deborah Prencipe. Era in cerca di una piccola casa in affitto per sé e per la sua fidanzata Laura, che abita a Milano. Dopo giorni di ricerche era riuscita a trovare un appartamento a Malvaglio, una frazione di Robecchetto, in provincia di Milano e il contratto sarebbe dovuto partire da ottobre. A due settimane dall’inizio del contratto riceve un messaggio dalla figlia della proprietaria: “Mi comunica che il contratto slitta di un mese trovando scuse poco credibili. In un secondo momento ricevo un altro messaggio da parte della ragazza che mi dice che la casa in affitto non può più darmela perché preferisce venderla”.

    Deborah è irritata dall’improvviso cambio di programma perché stava già organizzando il trasferimento: “Le rispondo dicendole che non trovo corretto cambiare le carte in tavola all’ultimo minuto e che i patti erano altri”, racconta ancora su Facebook.

    A questo punto la proprietaria la contatta direttamente e le spiega il reale motivo per cui non vuole darle la casa: è nata a Foggia e una “meridionale” non può vivere nell’appartamento di una “lombarda di Salvini”.

    La denuncia su Facebook

    Turbata dalle parole della signora, Deborah decide di denunciare pubblicamente l’accaduto con un post su Facebook. La proprietaria non contenta le invia un nuovo vocale in chat, dove si vanta di averle impedito di abitare nella sua casa: “Scriva sotto il post che la signora è una salviniana, è una leghista come Salvini, come Matteo, il suo capitano è Matteo. Ecco le leghiste cosa fanno, lo dica pure. Sono lieta e serena di essere una leghista perché Salvini dall’inizio ce l’aveva con i meridionali. Scriva che la signora è di Salvini ed è una leghista sfegatata, è molto importante che lo scriva”, ribadisce nel suo audio su whatsapp.

    La denuncia social di Deborah è diventata virale e questa mattina la ragazza ha espresso su Facebook la sua gratitudine per la solidarietà ricevuta: “Ci tengo ad aggiornarvi un po’ su come sta procedendo la questione per cui in tantissimi qui e su Instagram mi state scrivendo e state condividendo. Grazie a voi, la storia è arrivata a tanti giornalisti con cui siamo in contatto e condividerò tutti gli articoli che usciranno! Ovviamente, mi sto muovendo anche legalmente! Continuiamo a condividerlo: più viaggia, più (spero) c’è speranza che non capiti ad altri! Grazie di cuore”.

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