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    Maestro di sci trovato morto in casa in Abruzzo: era scomparso un anno fa

    Furio Lescarini

    E' stato ritrovato dopo un anno, nessuno aveva avuto più sue tracce

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 24 Apr. 2020 alle 12:29 Aggiornato il 25 Apr. 2020 alle 12:55

    Maestro di sci romano trovato morto in casa

    Furio Lescarini, 61 anni, maestro di sci, è stato trovato morto nella sua casa di Roccacerro di Tagliacozzo, in Abruzzo. Era scomparso da circa un anno. A denunciare la sua scomparsa è stato un amico romano del maestro di sci che non riusciva a mettersi in contatto con lui. “Non so dove sia e da tempo non lo vedo, è strano. Non è da Furio, andate a vedere nella sua casa di Roccacerro”. Così l’uomo ha lanciato l’allarme alla polizia.

    Furio Lescarini era solo e aveva perso entrambi i genitori da tempo. Era conosciuto sulle piste del Terminillo, ma era noto soprattutto al Nord (Folgarida, Madonna di Campiglio) dove il maestro di sci insegnava per tutta la stagione invernale. Gli amici lo avevano soprannominato “La freccia della Salaria”.

    Il corpo in avanzato stato di decomposizione è stato trovato sul letto nella sua casa della piccola frazione di 77 abitanti. Secondo quanto riporta Il Messaggero, nell’abitazione non è stato rinvenuto alcun segno di effrazione, nel portafoglio dell’uomo c’erano i soldi e sul comodino scatole di medicinali. Le indagini sono in mano ai carabinieri e al pm Lara Seccacini della procura di Avezzano, che ha disposto l’autopsia per verificare le cause della morte.

    La notizia è stata riportata dal sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, in un lungo post Facebook: “A volte qualcosa non funziona, anche nelle Comunità più piccole come le nostre. E allora è possibile che accada di dimenticare, di non accorgersi, di distrarsi. Furio Lescarini, classe 1959, è stato un uomo al quale la vita forse non ha riservato una piena realizzazione, forse non ha avuto il massimo della fortuna e del successo – scrive il sindaco di Tagliacozzo – Con la morte del papà e della mamma gli erano rimasti solo gli amici, quegli amici che dall’alta Italia, dove si recava a fare scuola di sci, o da Roma hanno lanciato l’allarme a gennaio scorso perché non avevano avuto più alcun contatto. E l’ultima volta che a Roccacerro lo si era visto in giro e persone gli avevano parlato è stato esattamente un anno fa: a Pasqua 2019. Poi nulla più. Quindi, a distanza di dodici mesi, oggi, la triste scoperta della sua morte, a casa, da solo. Non sappiamo se per morte naturale o forse un suicidio. Quello che sappiamo è che resta di lui un ricordo affettuoso e triste. Un uomo che in tanti hanno conosciuto e apprezzato per le sue qualità di sportivo di amante della montagna e di persona onesta, buona. È morto da solo Furio, chissà quando, chissà quanti mesi fa e il rammarico della comunità di Roccacerro è grande come il loro cuore: saranno i roccatani ad offrire un decoroso funerale e una degna sepoltura a Fuorio. Ai sentimenti di cordoglio di chi lo ha conosciuto e di chi gli ha voluto bene si uniscono quelli dell’amministrazione comunale e i miei personali”.

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