Luca Telese commenta le parole di Francesca Albanese su Liliana Segre dopo aver assistito alla fuga della Relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati dal suo programma In Onda. Sul suo profilo X, infatti, il giornalista ha scritto: “Ho letto con sconcerto le parole di Francesca Albanese contro Liliana Segre, definita non attendibile perché il dolore per ciò che ha vissuto nel lager la rende ‘poco lucida’ ed emotivamente ‘legata ad Israele’. Trovo folle la metafora del malato di cancro che non potrebbe essere attendibile quando parla del cancro (il genocidio) perché solo l’oncologo (cioè lei, la Albanese) può parlare del cancro”.
E ancora: “Ovviamente sbaglia la Albanese come sbagliano gli azzeccagarbugli filo Netanyahu che in questi giorni usano le carte bollate per difendere le atrocità di Israele. Altrimenti una giornalista (Hannah Arendt) non avrebbe potuto scrivere La banalità del male. E il più grande narratore italiano del Novecento – Primo Levi – nulla potrebbe dire sull’Olocausto. In primo luogo perché (teorema Albanese) ‘poco lucido’ in quanto sopravvissuto. E poi ‘non competente’ sul piano professionale. Come tutti sanno, nella sua vita, Primo Levi era un chimico”.
Ho letto con sconcerto le parole di @FranceskAlbs contro Liliana Segre, definita non attendibile perché il dolore per ciò che ha vissuto nel lager la rende “poco lucida” ed emotivamente “legata ad Israele”. Trovo folle la metafora del malato di cancro che non potrebbe essere…
— Luca Telese (@lucatelese) October 7, 2025
Francesca Albanese era ospite della trasmissione di La7 condotta da Luca Telese e Marianna Aprile quando, anche per via di un appuntamento già concordato, ha lasciato gli studi della trasmissione nel momento in cui Francesco Giubilei, anche lui ospite del contenitore d’approfondimento, ha detto di pensarla “come Liliana Segre sul genocidio a Gaza”. La stessa Relatrice Onu ha poi chiarito: “Sono una persona precisa ed ero già stata costretta a un ritardo, ma non accetto di prolungarlo se devo confrontarmi con due persone che non sono preparate sul tema Gaza”. E ha aggiunto che “l’interlocuzione con chi non ha conoscenze del tema è impossibile. Io sono una giurista, una tecnica”.
Sull’aver chiamato in causa Liliana Segre, Albanese ha poi dichiarato a Fanpage: “Immagini il paradosso di questa situazione: chiamare in causa una persona sopravvissuta all’olocausto e al genocidio. Conosco tantissimi esperti di storia, anche sopravvissuti all’olocausto, che dicono che quello a Gaza sia un genocidio. Ma siccome la posizione della senatrice Segre torna utile, si utilizza quella”. E ancora: “Se una persona ha un tumore, non va a farsi fare la diagnosi da un sopravvissuto a quella malattia ma da un oncologo. Ho grandissimo rispetto per la senatrice Segre, una persona che ha vissuto traumi indicibili. Per questo sostengo che ci sono gli esperti e che non è la sua opinione, o la sua esperienza personale, a stabilire la verità su quanto sta accadendo”.
Secondo Francesca Albanese il “dato fondamentale in questo paese è l’analfabetismo funzionale. La gente non capisce ciò che legge e non ha in questo contesto di dibattito pubblico sulla Palestina gli strumenti per capire cosa sta accadendo”. E alle accuse di propaganda risponde: “Sto investendo molte energie nel cercare di far capire alla gente quali sono i termini del diritto sulla questione. Ci sono fior fiore di sionisti accademici, perché invitare in trasmissione gente che non sa niente?”.
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