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    Roma, bimbo di 9 anni escluso dal catechismo perché disabile. La denuncia della mamma

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 13 Feb. 2020 alle 07:58 Aggiornato il 13 Feb. 2020 alle 08:06

    Luca, bambino disabile escluso dal catechismo

    Luca ha 9 anni, vive a Roma e soffre di distrofia muscolare. Nonostante sia disabile e non riesca a camminare sulle proprie gambe, conduce una vita normale: va a scuola, è inserito in un tessuto sociale, e fa tutto in maniera autonoma, spostandosi in carrozzina.

    Eppure la sua condizione non è sempre accettata, come emerge dal racconto della madre, che ha denunciato sui social un grave episodio di discriminazione nei confronti del figlio, che è stato escluso dal catechismo perché disabile.

    “Mi sento svuotata, colpita nel profondo ed ho bisogno di raccontare la mia brutta esperienza a qualcuno che possa capire il senso del mio vuoto”, scrive la mamma di Luca in un post riportato dalla pagina Facebook “Vorreiprendereiltreno“, che si occupa di disabilità.

    “Luca è un bambino perfettamente inserito nella società e fa tutto in maniera autonoma spostandosi con la sua carrozzina. Oggi eravamo pronti per iniziare le lezioni di catechismo e ci siamo quindi presentati in parrocchia, a Roma, per l’iscrizione ai corsi. Ma, con nostro grande sgomento, il sacerdote, invece di accoglierci come tutti gli altri, ci ha letteralmente buttati fuori”, scrive ancora la madre.

    “Il sacerdote ci ha chiaramente detto, utilizzando un linguaggio offensivo, che Luca non poteva iscriversi in quanto disabile e che ciò avrebbe comportato per loro una responsabilità che non potevano assumersi, aggiungendo che la chiesa non è un centro di riabilitazione, né un “parcheggio” per bambini con disabilità, per le mamme che cercano un ora di svago”.

    “Io e Luca ci siamo sentiti male..”, continua la donna, addolorata perché il figlio disabile è stato escluso dal catechismo.

    “Noi oggi siamo stati mortificati e feriti da chi dell’accoglienza e l’inclusione dovrebbe farne una missione, ma noi cercheremo di superare anche questo. Vorrei solo che si sappia che ci sono purtroppo in giro anche preti che indossano una tonaca senza avere un anima”, conclude la madre di Luca.

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