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    Resta incinta del terzo figlio, l’azienda le propone un contratto a tempo indeterminato: “Lavoro e maternità si possono conciliare”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Gen. 2023 alle 19:17 Aggiornato il 13 Gen. 2023 alle 19:17

    Tra una settimana arriverà il suo terzogenito, il primo maschietto dopo due bimbe che adesso hanno 7 e 11 anni: ma Lorena Piras, 31enne di Macomer, in provincia di Nuoro, non deve preoccuparsi del futuro l’azienda di manutenzione e vendita di impianti a legna e pellet per la quale lavora, la Sardafuoco, le ha fatto sapere che intende assumerla con un contratto a tempo indeterminato.

    La donna lo ha saputo lo scorso 22 dicembre. “È stato un bel regalo in vista del Natale e dell’anno nuovo che stava arrivando – spiega all’Ansa Lorena – quasi non potevo crederci essendomi fatta mille problemi per annunciare la mia gravidanza al titolare dell’azienda (Mirko Manca di 33 anni, ndr), anche se ho capito subito che non mi avrebbe ostacolata: quando gli ho parlato della mia gravidanza ha avuto una reazione di gioia e ho capito che il timore che avevo era solo un film che mi ero fatta io”.

    La sua storia manda un messaggio di speranza per quante donne si trovano invece a dover scegliere tra la famiglia e la carriera: “Spero che quello che è successo a me serva per aprire altre porte, che imprenditori e donne nella mia condizione si incontrino in questo modo superando i pregiudizi verso le donne che fanno figli, ma so bene purtroppo di essere una mosca bianca”.

    “Dopo anni che non lavoravo – ha aggiunto Lorena – ho mandato il curriculum alla Sardafuoco: il mio sogno era diventare segretaria. Non ci speravo tanto a dire il vero, invece dopo una settimana mi hanno chiamata e assunto a tempo determinato con vari rinnovi fino al 22 dicembre, quando ho firmato il contratto a tempo indeterminato”.

    Chiude il suo discorso con un messaggio alle altre donne: “Mi sento di dire di non temere a comunicare al proprio datore di lavoro una gravidanza che non deve rimanere un sogno. Bisogna capire e far capire che si può conciliare lavoro e maternità”.

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