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    Vandali distruggono la statua di Jago a Roma, l’artista: “Fortuna che c’erano le telecamere” | VIDEO

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Nov. 2022 alle 18:06 Aggiornato il 28 Nov. 2022 alle 18:06

    “Sono pronto al flagello” è il titolo dell’opera di Jago distrutta la notte del 5 ottobre a Roma: ritrae un naufrago disteso su un fianco, era stata posizionata su ponte Sant’Angelo. L’artista ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video di pochi secondi in cui si vedono tre persone, apparentemente molto giovani, che sollevano la statua. Poi altre sette persone, visibili in un altro filmato consegnato dalla Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali alla polizia locale, hanno distrutto l’opera appena poche ore dopo: le gambe della scultura erano state rotte e la mano non è stata trovata.


    “Fortuna che c’erano le telecamere altrimenti ci saremmo persi questa performance di gruppo”, ha scritto Jago, nome d’arte per Jacopo Cardillo. La scultura era stata danneggiata già il 6 agosto, il giorno dopo la sua installazione. I vandali mostrati nel video sono al momento ancora anonimi, quella sera riuscirono a scappare ai vigili urbani. La statua è stata definitivamente rimossa e riconsegnata all’artista lo scorso 7 novembre affinché la restaurasse: era diventata anche pericolosa per via dei bordi taglienti causati dagli atti di vandalismo. La scultura verrà battuta all’asta: base di partenza 1 milione e 250mila euro, con l’intero ricavato che verrà donato a un’associazione a supporto dei profughi.

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