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    Istat: entro il 2045 la famiglia tradizionale sparirà. Italia patria dei single

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 12 Lug. 2022 alle 15:15 Aggiornato il 13 Lug. 2022 alle 01:24

    Il prossimo 15 novembre il Pianeta terra conterà 8 miliardi di persone: lo ha affermato un report delle Nazioni Unite sulla popolazione mondiale, secondo il quale nel 2023 l’India supererà la Cina come Paese più popoloso. Ma mentre il numero di persone cresce, l’Italia si spopola: dal 2020 gli abitanti dello stivale sono calati di 250mila unità, giungendo a 58 milioni e 983mila. Nell’arco di otto anni, la perdita totale è stata di un milione e 363mila persone. Il Paese vive insomma una stagione secca non solo per quanto riguarda la pioggia: un vero inverno demografico destinato a cambiare il volto del Paese, che impone una riflessione su come l’intero sistema economico, fino ad ora incentrato sulla famiglia tradizionale, dovrà funzionare per far fronte ai cambiamenti.

    Stando a quanto rilevato dall’ultimo rapporto Istat presentato il primo luglio scorso, infatti, seguendo il trend attuale la famiglia tradizionale è destinata a scomparire per fare spazio a nuclei unipersonali, single con figli o coppie senza figli. A diminuire non saranno le famiglie, ma il numero dei loro membri. A cambiare sarà il modo in cui sono organizzate. Nel capitolo “Famiglie, stranieri e nuovi cittadini”, l’istituto di statistica rileva che entro il 2040 – anche se il totale dei nuclei dovrebbe aumentare da 25,2 milioni del 2021 a 26,2 nel 2040 – il numero medio dei componenti di una famiglia dovrebbe passare da 2,3 a 2,1.

    In particolare, nel 2040 il 39 per cento delle famiglie sarà costituito da persone che vivono da sole. Una tendenza già in atto: l’anno scorso il 33,2 per cento delle persone viveva da solo mentre le coppie con figli costituivano solo il 31,2 per cento del totale delle famiglie. E se oggi oggi queste rappresentano un terzo delle famiglie totali, nel 2040 potrebbero arrivare a rappresentarne solo un quarto, riducendosi del 21,6 e passando a costituire il 24,6 del totale delle famiglie in Italia

    Se il trend attuale dovesse continuare con la stessa intensità, inoltre, nel 2040 le coppie senza figli potrebbero aumentare dal 19,8 al 21,6 per cento, per poi sorpassare numericamente quelle con figli entro il 2045. A causa di una instabilità coniugale sempre più diffusa, inoltre, ad aumentare saranno anche le famiglie monoparentali. Se i genitori soli nel 2021 rappresentavano il 10,6 per cento delle famiglie, nel 2040 potrebbero raggiungere l’11,3 per cento. In questo contesto, riporta l’Istat, i genitori soli con almeno un figlio di età fino a 19 anni rimarrebbero prevalenti, crescendo dal 5,7 al 6 per cento delle famiglie totali, mentre quelle con soli figli “over 20” passerebbero dal 4,9 al 5,3 per cento nel 2040.

    Le conseguenze sono gravi dal punto di vista del sistema previdenziale ma anche da quello dell’assistenza ai più anziani, che senza figli o nipoti resterebbero sempre più soli: tra le persone sole di 65 anni e più, infatti, ci sarà un aumento di 1,2 milioni di donne sole (+38 per cento) e di oltre 621mila uomini soli (+54 per cento), avverte ancora l’istituto di statistica. Una tendenza che potrebbe essere compensata, ma solo in parte, dall’aumento dell’aspettativa di vita, che permetterebbe agli anziani di contribuire più a lungo al funzionamento dell’economia del Paese, come consumatori e investitori. Se l’Italia sarà un Paese sempre più vecchio, del resto, non potrà che continuare a fare affidamento sugli anziani.

     

     

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