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    Incidente sul lavoro in Lombardia, operaio rimane schiacciato nel cantiere di una scuola: è grave

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 30 Ago. 2021 alle 13:50 Aggiornato il 30 Ago. 2021 alle 13:52

    Incidente sul lavoro in Lombardia, operaio rimane schiacciato nel cantiere di una scuola: è grave

    Un operaio è in gravi condizioni dopo un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere nel cortile di una scuola elementare a Asola, in provincia di Mantova. L’incidente, avvenuto verso le 7.30 di stamattina, quando i suoi colleghi hanno sentito le urla dell’operaio, travolto da un pesante carico di materiali in ferro mentre lavorava. Il 36enne, caposquadra per la ditta Impredima di Piacenza, che sta realizzando i lavori per il miglioramento sismico della scuola in vista della riapertura di settembre, è stato intubato dagli operatori del 118 accorsi sul posto insieme ai carabinieri e ai tecnici della medicina del lavoro, ed è stato poi portato con un elicottero all’ospedale di Parma, dove è ricoverato in codice rosso.

    “È importante sperare che le condizioni del lavoratore non peggiorino: poi i lavori si concluderanno quando sarà possibile”, ha dichiarato al Corriere della sera l’assessore ai lavori pubblici del comune di Asola, Luciano Carminati, sostenendo che gli operai “fossero sempre muniti di tutti i dispositivi di sicurezza e di protezione” durante i sopralluoghi che ha effettuato al cantiere e che l’operaio era impegnato in un’operazione di routine, quella cioè di preparare i manufatti in ferri per installarli all’interno delle pareti dell’edificio.

    Nei primi sei mesi di quest’anno, le denunce per infortunio in Italia  sono state 266.804, l’8,9 percento in più rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso mentre le morti sul lavoro sono state 538, rispetto alle 570 registrate nello stesso periodo del 2020. Secondo l’Inail, in tutto il 2020 le denunce per infortunio sono diminuite a 375.238 dalle 415.725 del 2019, mentre le morti sul lavoro sono aumentate a 799 dalle 705 dell’anno precedente.

    Nella relazione annuale dell’Inail presentata a luglio in parlamento, l’ente ha dichiarato che l’86,57 percento delle 7.486 aziende ispezionate nel 2020 sono risultate irregolari, un dato definito “inaccettabile” dal ministro del Lavoro Andrea Orlando.

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