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    Immigrazione clandestina, a Napoli arrestati poliziotti: “Ne abbiamo fatti entrare a migliaia”

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 23 Mag. 2019 alle 09:39 Aggiornato il 23 Mag. 2019 alle 09:44

    IMMIGRAZIONE CLANDESTINA ARRESTATI POLIZIOTTI – “Ne abbiamo fatti entrare a migliaia”, parlavano così i membri di un’organizzazione per delinquere finalizzata a favorire l’immigrazione clandestina scoperta e sgominata a Napoli, una banda di cui facevano parte anche un poliziotto ancora in servizio e un altro agente della Polizia di Stato in pensione. nell’ambito di un’operazione coordinata della Procura della città partenopea scattata oggi sono state arrestate 7 persone.

    Immigrazione clandestina | Napoli | Arrestati poliziotti

    Tra i sette arrestati ci sono un poliziotto ancora in servizio nell’ufficio immigrazione della Questura di Napoli e un altro in pensione. Ad alcuni indagati viene contestato il reato di corruzione. Dell’organizzazione criminale facevano parte, oltre ai poliziotti, anche extracomunitari. L’indagine è nata da una segnalazione per finanziamento al terrorismo. Sono state eseguite numerose perquisizioni.

    Nel dettaglio l’operazione è partita da un attività del Gico di contrasto al terrorismo. I finanzieri hanno individuato un trasferimento di denaro da un algerino residente a Napoli a favore di un connazionale in Belgio che, secondo i primi riscontri, avrebbe avuto stretti contatti con un terrorista sospettato di essere uno degli organizzatori degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015.

    Immigrazione clandestina | Napoli | Agendina con tariffario

    “Ne abbiamo fatto entrare a migliaia”, è una frase spuntata in una delle intercettazioni. Durante le perquisizioni è stata anche trovata un’agendina nella quale era stato annotato un tariffario, con le cifre che i poliziotti percepivano da alcuni immigrati facenti parte dell’organizzazione che, suddivisi per nazionalità (tunisina, algerina, ed altre), raccoglievano le richieste e poi corrompevano gli agenti per ottenere autorizzazioni.

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    L’intermediario era l’ex poliziotto in pensione che si metteva di volta in volta in contatto con alcuni colleghi in servizio.

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