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    Il mistero di Daouda Diane: scomparso da due mesi l’operaio che protestava per i diritti in Sicilia. Le indagini verso l’archiviazione

    Di Piera Rocco
    Pubblicato il 15 Set. 2022 alle 12:51

    Il mistero di Daouda Diane: scomparso da due mesi l’operaio che protestava per i diritti in Sicilia

    Dov’è Daouda Diane? Dal 2 luglio non ci sono tracce dell’operaio residente ad Acate, in provincia di Ragusa. Da pochi giorni aveva iniziato a lavorare in nero per l’azienda Sgv Calcestruzzi dove aveva denunciato, presso colleghi e amici, le condizioni di lavoro pericolose degli stabilimenti. Il legale Mirko La Martina ha negato che l’azienda avesse beneficiato del lavoro di Diane, a cui avrebbe solo chiesto di “spazzare” il cortile sporadicamente, ma alcune evidenze sembrano dire altro. La prima è un video che mostra l’uomo operare con un un martello pneumatico, la seconda la testimonianza del coinquilino, secondo il quale “un uomo veniva a prendere Daouda alle sette di mattina e lo riportava il pomeriggio”, riporta Fanpage. Nel giorno della scomparsa, le telecamere dell’aziende erano inattive.

    Gli inquirenti hanno aperto un’indagine per omicidio e occultazione di cadavere. Si teme che il lavoratore, rimasto vittima di un incidente sul lavoro, sia sparito per mano dei datori di lavoro. Difficile credere alla teoria di un allontanamento volontario del 38enne: venti giorni dopo sarebbe dovuto partire in Costa d’Avorio, per rendere visita alla moglie e al figlio che non vedeva da cinque anni.

    Il sindacato USB Ragusa aveva organizzato una manifestazione il 22 luglio, dove hanno partecipato oltre 500 lavoratori, molti dei quali migranti come Daouda. Il sindacato ha denunciato il silenzio della politica: “non un consigliere regionale, non un rappresentante della politica siciliana ha preso la parola sulla sparizione di un lavoratore. Il sospetto viene naturale: forse perché era ‘soltanto’ un migrante?”. Daouda, inoltre, beneficiava del permesso di soggiorno e lavorava come mediatore culturale sin dal suo arrivo in Italia. Si impegnava per i diritti dei lavoratori in Sicilia, più volte aveva partecipato alle manifestazioni di USB.

    La procura non ha iscritto alcun nome nel registro degli indagati, mentre diverse voci si alzano contro la lentezza nella ricerca del lavoratore. “Da quell’azienda escono decine di camion al giorno, li hanno mai controllati? E nelle cave o nelle vasche vicino hanno mai guardato?” ha detto un amico dello scomparso. Da più di un mese i pm le forze dell’ordine non avanzano nelle ricerche, denuncia Ragusa news.

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