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    Si risveglia dopo un ictus e parla con accento slavo: primo (e rarissimo) caso in Italia

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 17 Lug. 2020 alle 13:40 Aggiornato il 17 Lug. 2020 alle 13:41

    Un uomo di 50 anni si risveglia dopo un ictus e inizia a parlare con accento slavo: accade a Padova ed è il primo caso italiano di sindrome da accento straniero. La sindrome dell’accento straniero è una rarissima disfunzione neurologica che appare in seguito a un ictus o a un forte trauma cranico, costringendo le persone appena svegliate dal coma a riabilitare le proprie funzioni linguistiche con un accento diverso da quello che si conosce. Uno dei primi casi descritti fu quello, nel 1941, di una donna norvegese, che ferita in guerra dall’artiglieria, si risvegliò dal coma con un forte accento tedesco. La donna, inizialmente ritenuta una spia, era affetta da Sindrome dell’accento straniero.

    Il 50enne di Padove si è svegliato tre anni fa e il suo caso è stato studiato dal team guidato da Konstantinos Priftis del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova (con Lorella Algeri, UOC Psicologia Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Laura Barachetti, ‎USC Neuropsichiatria Infantile Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Silvia Magnani, Nuova Artec Milano, Serena De Pellegrin e Marika Gobbo UOC Clinica Neurologica Azienda Ospedale Università di Padova) e pubblicato su “Cortex” con il titolo “Acquired neurogenic foreign accent syndrome after right-hemisphere lesion with left cerebellar diaschisis: A longitudinal study”.

    La cosa sorprendente nel caso italiano è che le altre funzioni cerebrali, inclusi tutti i restanti aspetti del linguaggio, sono intatte, mentre solo l’accento è diverso. Il soggetto cioè presenta una sindrome da accento straniero, frequente in seguito a lesioni emisferiche sinistre, ma raramente in quelle destre. Come affermano Konstantinos Priftis e Lorella Algeri a Padova Today: “A differenza di tutta la casistica riportata in letteratura negli ultimi 220 anni il paziente italiano con lesione emisferica destra e sindrome da accento straniero al risveglio è stato approfonditamente studiato per tre anni attraverso un’analisi longitudinale complessa. Il paziente, assolutamente guarito da un punto di vista clinico, ha acquisito al risveglio un accento e cadenza di origine slava sebbene non abbia mai soggiornato in paesi con caratteristiche fonetiche di tale area geografica e non abbia avuto contatti duraturi con persone di quelle regioni. La particolarità del caso è dovuta al fatto che l’area corticale posta nel lobo frontale sinistro sia quella cruciale per la produzione del linguaggio, mentre il paziente è stato colpito da ictus nella parte destra”.

    In tutta la letteratura medica sull’argomento, dal 1800 a oggi, su 115 casi si contano 112 pazienti con lesione all’emisfero cerebrale sinistro con insorgenza di sindrome da accento straniero al risveglio, solo 3 persone colpite da ictus all’emisfero cerebrale destro sempre con sindrome da accento straniero al risveglio: quello recentemente pubblicato dal team di ricerca padovano-bergamasco è uno dei rarissimi tre e il primo in Italia.

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