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    Greta Beccaglia dopo la condanna dell’uomo che le toccò il sedere in diretta tv: “Una vittoria per tutte le donne”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 21 Dic. 2022 alle 14:54

    Greta Beccaglia commenta la condanna dell’uomo che le toccò il sedere in diretta tv

    “Una vittoria per tutte le donne”. Con queste parole la giornalista sportiva Greta Beccaglia ha commentato la sentenza di condanna a un anno e mezzo destinata ad Andrea Serrani.

    Il ristoratore marchigiano palpeggiò la giornalista fuori dallo stadio di Empoli, in diretta televisiva. Greta torna a parlare di quanto le è successo in un’intervista al Corriere della Sera.

    Per la cronista sportiva, quella di ieri è una battaglia vinta “che non è soltanto mia, ma di tutte le donne. Nessuno ha il diritto di violare i nostri diritti, di considerare il nostro corpo come un trofeo. Nessuno deve più umiliarci, denigrarci, considerarci un oggetto”.

    Una violenza subita

    Il denaro ottenuto dopo la condanna come risarcimento sarà destinato a “una onlus che combatte per i diritti violati delle donne in tutto il mondo. Non è importante che io lo perdoni. È lui stesso che deve perdonarsi. Spero che abbia capito il male che mi ha fatto, e che questa condanna sia di esempio. Non provo odio, solo tristezza”, ha spiegato.

    “Vorrei invece che ciò che è successo serva a far capire a lui e a tanti altri che toccare, oltretutto con violenza, il sedere a una donna, è un gesto abominevole e non un atto goliardico. Non c’è niente di allegro, nulla di carnevalesco. È solo un atto di terribile umiliazione. Una violenza”, ha detto Greta Beccaglia.

    “Continuo a ricevere messaggi, anche in questo momento, di persone, anonime, che mi accusano di aver rovinato una persona. Di essere una ragazza cattiva, senza cuore. Dicono che la colpa è mia perché mi sono messa troppo in mostra, scrivono che lui voleva scherzare. Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo”, ha raccontato la giornalista nel corso dell’intervista.

    Ha ricevuto anche “minacce, molte e odiose. Anche contro la mia famiglia. In una missiva era stata allegata la foto di un uomo nudo. Ne ricevo continuamente ancora oggi. Ma resisto, non mi piego”, ha concluso.

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