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    Anche le foto delle giornaliste del Tg1 finiscono sul sito sessista: “Non siamo corpi da usare, denunciamo” | VIDEO

    Le reporter fanno sentire la propria voce in merito alla questione del sito Phica.net: "Questa è violenza"

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 29 Ago. 2025 alle 12:29

    Anche le foto delle giornaliste del Tg1 sono state pubblicate su Phica.net, il sito, ora chiuso, raccoglieva immagini di donne famose e non esponendole a commenti sessisti da parte degli utenti. Nel servizio in onda nella serata di mercoledì 28 agosto, infatti, Laura Chimenti, Maria Soave, Valentina Bisti e Giorgia Cardinaletti hanno raccontato la loro esperienza invitando tutte le donne vittime del sito a denunciare. “Ci sono anche io su questo sito – afferma Laura Chimenti – È orribile perché non siamo oggetti, corpi da usare e da umiliare. Vedere le nostre immagini con sotto scritti certi commenti fa male a noi che siamo personaggi pubblici e a voi che non siete persone famose. Dobbiamo dire no a questa squallida logica del web, non abbiate paura, denunciamo, ora basta”.

    “È come subire una violenza, come se il nostro corpo fosse un oggetto alla mercé di chiunque, essere spogliati della propria dignità, della propria privacy non è accettabile non è goliardia è soltanto violenza, e allora denunciamo, denunciate perché non siete sole, e perché tutto questo non colpisca più nessuna” dichiara la giornalista Maria Soave. Le fa eco Valentina Bisti: “Credetemi è stato terribile vedere una mia foto personale, il mio corpo pubblicato senza il mo consenso ed esposto a commenti sessisti. È un gesto molto grave che non dobbiamo sottovalutare. Voglio dire a tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione che la colpa non è nostra, non siamo noi a doverci vergognare, questa è violenza, basta dobbiamo denunciare”. Conclude, quindi, Giorgia Cardinaletti: “Ci sono anche io e anche io ho letto questi commenti rivoltanti, denunciamo tutte e tutti per smontare ogni pezzo di questa macchina diabolica digitale che va avanti da anni e che alimenta la logica del branco, quella logica che giustifica tutto come gioco, goliardia. No, è violenza, basta denunciamo”.

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