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    Vacchi contro gli ex dipendenti: “Da loro informazioni false e offensive, li denuncio alla procura”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 31 Mag. 2022 alle 12:55 Aggiornato il 31 Mag. 2022 alle 13:01

    Dopo il polverone scatenato dalle denunce dei suoi ex dipendenti, l’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi ha deciso di adire le vie legali per difendersi. A farlo sapere è un comunicato inviato dai suoi avvocati all’Ansa. “Riguardo alle notizie apparse in questi giorni sui media non ho rilasciato alcuna dichiarazione né ho intenzione di farlo: ci sono infatti dei procedimenti in corso e spetta unicamente ai giudici esprimersi al riguardo – recita la nota – Tuttavia sono state altresì diffuse, in modo fuorviante, numerose affermazioni false e gravemente offensive, anche riguardo a fatti per i quali non è mai stata presentata alcuna denuncia e che non costituiscono oggetto dei già citati procedimenti giudiziari: ho dato quindi mandato ai miei legali di tutelarmi in tutte le sedi competenti”.

    I procedimenti nel mirino riguardano la ex colf, che ha avviato una causa al tribunale del Lavoro di Bologna chiedendo che le venissero riconosciuti 70mila euro tra straordinari e tfr non pagati, e una coppia di lavoratori domestici, che ha ricoperto un ruolo di primo piano nello staff dell’imprenditore a cui ora chiede 700mila euro di danni. Gli ex collaboratori hanno lavorato per lui rispettivamente per 22 e 17 anni ma hanno dichiarato di essere stati pagati in nero per oltre dieci di questi. Poi hanno impugnato il licenziamento, e nei loro confronti Vacchi ha sporto a sua volta una denuncia.

    “In alcuni casi dovevamo partecipare in prima persona ai video, anche se non volevamo comparire. Dovevamo presentarci vestiti con il grembiule da cameriere. Una volta abbiamo girato un filmato con dei colleghi maschi, uno ha sbagliato una mossa e lui gli ha dato una botta sul petto”, ha raccontato nei giorni la ex colf, Laluna Maricris Bantugon, a Repubblica, denunciando poi ritmi di lavoro estenuanti e un ambiente di lavoro teso e inospitale. Proprio per questo, intanto, sui social molti abbonati ad Amazon Prime hanno chiesto al colosso dello streaming di rimuovere la docuserie sulla vita di Vacchi dalla piattaforma al grido “VacchiOut”, in particolare dopo che il profilo ufficiale di Amazon ha condiviso un post in cui sponsorizzava la serie. Sono stati migliaia i commenti che hanno chiesto di cancellare il film “Mucho Mas”, ma per “Mister Enjoy” alcune delle accuse sarebbero appunto infondate.

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