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    “Quel tir mi taglia la strada, ma è matto?!”: giallo sulle telefonate di Alessia Sbal, investita sul Gra

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 7 Dic. 2022 alle 11:30 Aggiornato il 7 Dic. 2022 alle 11:30

    Sono ancora tanti i punti da chiarire sulla morte di Alessia Sbal, la 42enne residente a Ciampino travolta sul Grande Raccordo Anulare di Roma nella notte di domenica scorsa. La polizia ha arrestato il camionista Flavio Focassati, 47 anni e incensurato, con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. Agli investigatori avrebbe detto di non essersi accorto di aver investito la donna, che – secondo le prime ricostruzioni – sarebbe scesa dalla sua auto, una Fiat Panda, perché era rimasta in panne. Tra i nodi da sciogliere quello delle tre telefonate al 112, una in uscita e due in entrata, trovate dai familiari della vittima sul suo cellulare. Sono partite tra le 20,39 e le 20,44. Potrebbe aver chiamato il numero di emergenza per segnalare il suo problema e richiedere assistenza, ma i familiari si chiedono se sia stato l’operatore dall’altro capo del telefono a suggerirle di uscire dall’abitacolo. Tra le ipotesi, quella che la donna fosse seguita da qualcuno.

    Inoltre, non si esclude che a investirla sia stato un altro mezzo pesante e non quello di Focassati. Prima di contattare il numero di emergenza, Sbal ha telefonato a un’amica, che è riuscita a registrare la chiamata. Si sente la 42enne dire: “Quel camion mi sta tagliando la strada, ma che fa? Ehi, ma sei matto? Mi è venuto addosso. Devo attaccare, devo attaccare”. La mamma di Alessia ha riconosciuto la figlia da un tatuaggio. “Mia sorella è senza più volto, voglio capire cosa le è successo ma non mi dicono nemmeno se la sua auto ha avuto danni”, dice la sorella Ilaria. “Mia sorella era spaventata per questo ha chiamato il 112. La prima chiamata dura 23 secondi, la seconda, in arrivo dal 112, dura un minuto. Alla terza, sempre ricevuta da Alessia dal numero di emergenza, non risponde. Questo significa – ragiona Ilaria – che mia sorella ha parlato con qualcuno che le ha dato il consiglio di uscire dall’auto e ha messo il giubbetto. Mi chiedo il perché”.

    La famiglia pensa che la donna possa essere stata inseguita e tamponata da dietro. Al momento le ipotesi sono tante, la Polizia Stradale mantiene il massimo riserbo sulle indagini: sono stati disposti accertamenti sugli impianti di videosorveglianza della carreggiata interna che riprendono il tratto di Raccordo Anulare interessato dall’incidente.

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