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    Genova, filonazismo e pedopornografia su Telegram: arrestati tre giovani

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 30 Nov. 2022 alle 12:18 Aggiornato il 30 Nov. 2022 alle 12:28

    Genova, filonazismo e pedopornografia su Telegram: arrestati tre giovani

    La Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Genova ha eseguito questa mattina, 30 novembre 2022, tre misure cautelari, di cui due in carcere e una ai domiciliari, nei confronti di altrettanti giovani accusati di far parte di un gruppo Telegram avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi; di apologia di gravi crimini anche di tipo terroristico e di diffusione di materiale pedopornografico.

    In particolare, i tre giovani, di età compresa tra i 14 e i 21 anni, si scambiavano sulla piattaforma multimediale video e immagini pedopornografiche, di coprofagia, di necrofilia, di decapitazioni, torture ed esecuzioni provenienti dagli ambienti jihadisti; mutilazioni e automutilazioni, violenze xenofobe, razziste e omofobe accompagnati da commenti di approvazione ed esaltazione e intrisi della retorica tipica dell’ideologia suprematista. Le loro conversazioni erano basate sull’odio antisemita e nei confronti delle persone nere. Inneggiavano esplicitamente al nazismo, ideologizzando la figura di Hitler. Sono stati trovati, inoltre, video di donne, perlopiù minorenni, che si suicidano o che vengono violentate o uccise.

    Nelle chat è emersa anche l’esaltazione nei confronti degli school shooters, autori di massacri di massa nelle scuole elementari e medie, i cui video delle stragi vengono condivisi nella chat e le gesta fatte oggetto di intenzioni emulative. Alcuni dei giovani hanno inaugurato una vera e propria “campagna di addestramento” al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come “bersaglio” effigi di importanti cariche dello Stato in varie zone abbandonate della città di Genova. L’obiettivo sarebbe stato un “progetto stragista” di enormi dimensioni contro le istituzioni della democrazia.

    Le indagini

    Le indagini sono state condotte dalla Digos di Genova e dal Servizio per il contrasto all’estremismo e terrorismo interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato, unitamente a personale del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica Liguria e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

    Gli investigatori della Digos, coordinati dal pm Federico Manotti, e dalla collega Gabriella Dotto del gruppo specializzato soggetti deboli della Procura, stanno eseguendo perquisizioni nei confronti di altri minorenni a Torino, Lanciano e Sanremo in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Genova.

     

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