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    Galli:” Ho il reparto invaso da nuove varianti, serve nuovo lockdown”

    Il primario di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano spiega: "Le cose a metà funzionano assolutamente male, e se avessimo avuto la possibilità di chiudere parecchio e vaccinare parecchio in contemporanea saremmo stati un gran passo avanti"

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 16 Feb. 2021 alle 12:29

    “Siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire. Però guardi caso io mi ritrovo ad avere il reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta quanta l’Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami”. Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, illustra così situazione legata alla diffusione della variante inglese del Coronavirus in Italia. “Le avvisaglie ci sono se guardiamo al di là del nostro naso, dobbiamo vedere cosa succede negli altri paesi. Non ci siamo inventati noi le varianti, ci sono e sono più contagiose. È un dato di fatto, non possiamo fare una trattativa sindacale o politica con il virus”, dice Galli a Mattino Cinque.

    Quanto alle polemiche nate dopo le dichiarazioni di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, per Galli “è chiaro che chi, compreso il sottoscritto, vi dice che ‘attenzione bisogna chiudere di più’ può correre il rischio di esagerare nel fare queste affermazioni. Ma il rischio di esagerare, ahimè – ha ammonito l’infettivologo – è inferiore alla probabilità di avere purtroppo, per l’ennesima volta, ragione”.

    Il professore è tornato anche sulla questione dei colori, “Ricciardi ha ragione in linea di principio – sottolinea Galli –: è davanti agli occhi di tutti che la faccenda delle Regioni colorate ha funzionato molto poco senza toglierci dal problema”. Spiega: “Le cose a metà funzionano assolutamente male, e se avessimo avuto la possibilità di chiudere parecchio e vaccinare parecchio in contemporanea saremmo stati un gran passo avanti perché avremmo avuto la possibilità di dare una grossa botta alla diffusione del virus sia con la limitazione dei contatti sia con l’aumento dei vaccinati. Invece stiamo costantemente allungando il brodo al virus che continua a diffondersi alla grande, a maggior ragione poi considerando le varianti. Variabile attesa ed era stato detto in tutti i modi”.

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