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    Frase razzista durante Psg-Basaksehir, Adinolfi difende il quarto uomo: “Il politicamente corretto è una dittatura che miete vittime”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Dic. 2020 alle 13:30 Aggiornato il 9 Dic. 2020 alle 13:43

    Frase razzista durante Psg-Basaksehir: Adinolfi difende il quarto uomo

    Non si placano le polemiche sulla frase razzista che Sebastian Coltescu, il quarto uomo della partita di Champions League Psg-Basaksehir, avrebbe pronunciato all’indirizzo del vice allenatore della squadra turca. Se numerosi commentatori e utenti hanno condannato le parole di Coltescu, vi sono anche diverse persone che si sono schierate dalla parte del quarto uomo con la motivazione che il termine “negru” in romeno significa nero e non avrebbe alcun significato dispregiativo. Tra questi c’è anche il leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinfolfi, che sul suo profilo Facebook ha preso le difese del quarto uomo.

    “Il povero quarto uomo rumeno della partita di Champions sospesa ieri ‘non metterà più piede su un campo Uefaì. Il tutto per aver indicato all’arbitro un tizio intabarrato non altrimenti identificabile come ‘quello nero’. E quello nero ne ha approfittato per mettere su una gazzarra quando era stato indicato così esattamente come si poteva dire ‘quello roscio’ o ‘quello con la cresta’. Il politicamente corretto è una dittatura che fa commettere ingiustizie e miete vittime. Poi ho visto Erdogan montare su e cavalcare il caso per dimostrare ‘il razzismo dell’Occidente’ e ho capito che converrà attrezzarsi contro la strumentalizzazione e il ricatto che ne deriva”.

    Leggi anche: Frase razzista del quarto uomo: Psg e Basaksehir lasciano il campo

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