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    Fondi Lega, la Finanza piomba negli uffici della Lombardia Film Commission per acquisire documenti

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 17 Lug. 2020 alle 14:43

    Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guarda di Finanza Milano da questa mattina sta effettuando acquisizioni nella sede della Lombardia Film Commission – fondazione a partecipazione pubblica che cura progetti cinematografici nel territorio regionale – nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita a prezzo gonfiato di un immobile a Cormano, nel Milanese. Lombardia Film Commission è al centro delle indagini del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi, che indagano sul flusso di denaro movimentato da tre commercialisti della galassia leghista, i cui nomi sono già emersi nel caso dei 49 milioni della Lega spariti: Alberto Di Rubba, ex presidente della LFC, e il collega Andrea Manzoni, ex revisori contabili della Lega in Parlamento, e il terzo professionista Michele Scillieri, amministratore della Futuro Partecipazioni, a cui erano intestate le quote di Andromeda. L’inchiesta si muove in parallelo con quella genovese sui fondi della Lega.

    Due giorni fa, la Guardia di Finanza ha fermato Luca Sostegni. Gli inquirenti, che hanno predisposto l’arresto poiché l’uomo stava scappando in Brasile, accusano Sostegni di peculato ed estorsione, reati legati “alla vendita di un capannone industriale ubicato nel comune di Cormano, intervenuta tra l’Immobiliare Andromeda e la fondazione Lombardia Film Commission”. Sostegni era il liquidatore della società Paloschi s.r.l. che avrebbe venduto l’immobile ad Andromeda, che a sua volta l’ha rivenduto alla Lombardia Film Commission. Il prezzo di vendita, però, sarebbe stato gonfiato da 400mila a 800mila euro. L’immobile sarebbe stato acquistato con 800mila euro di fondi pubblici del Pirellone.

    Non si sa bene che fine abbiano gli 800mila della Regione. Una parte, 250mila euro, sono finiti nelle casse della fiduciaria Fidirev, che oggi è stata perquisita dai finanzieri del Nucleo, diretti dal comandante Giuseppe D’Urso. Nel frattempo una squadra di colleghi ha passato al setaccio la sede della Lombardia Film Commission.

    Dall’inchiesta emerge che a Luca Sostegni, il presunto “prestanome” di Michele Scillieri, oltre al peculato viene contestata anche l’estorsione: avrebbe chiesto a Scillieri, a Alberto Di Rubba, ex presidente della fondazione ed ex revisore dei conti della Lega alla Camera, e Andrea Manzoni, altro professionista di fiducia del Carroccio, 50mila euro in cambio del suo silenzio, ma ne aveva ricevuti soltanto 20mila. Da quanto si è appreso, prima che venisse fermato a Milano nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, dopo aver fatto sparire alcuni documenti in Toscana, avrebbe incontrato Scillieri. Domani, sabato 18 luglio, alle 9 Sostegni racconterà la sua verità al gip Giulio Fanales, dal carcere di San Vittore.

    Salvini: “Sono tranquillo, le inchieste non mi spaventano”

    “Non do giudizi sulle inchieste, sono assolutamente tranquillo e non ho paura di niente e di nessuno”. Risponde così il segretario della Lega, Matteo Salvini, a una domanda sulle inchieste in Lombardia a margine della “Due Giorni di ALIS – La ripresa per un’Italia in Movimento”. E a chi gli chiede se teme un impatto sulle elezioni dei problemi giudiziari, risponde: “No, inchiesta più inchiesta meno non so più quante ne ho sui soldi in Russia, sui soldi in Svizzera, sui soldi in Liechtenstein. Non ci sono quindi…”.

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