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    Carabiniere ucciso, Elder: “Avevo paura di essere strangolato”

    Fermo immagine del video di sorveglianza che mostra Gabriel Christian Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder a Piazza Mastai poco prima del furto dello zainetto all'uomo che poi li ha denunciati ai Carabinieri. WEB TGLA7
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 4 Ago. 2019 alle 15:39 Aggiornato il 5 Ago. 2019 alle 08:02

    Carabiniere ucciso, Elder: “Avevo paura di essere strangolato”

    Aveva paura di essere strangolato Finnegan Lee Elder, il ragazzo americano reo confesso dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

    A riferire la versione del 19enne sono i suoi legali Roberto Capra e Renato Borzone.

    “Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un’aggressione da parte di Cerciello quella notte, non sapeva che fosse un carabiniere”, hanno detto gli avvocati secondo quanto riporta l’agenzia Ansa.

    Secondo quanto riportato, Elder non ha ribadito la confessione al Gip.

    La famiglia di Finnegan Lee Elder si è rivolta qualche ora fa direttamente alla stampa e all’opinione pubblica, attraverso la lettura di un breve comunicato davanti alla propria casa di San Francisco.

    “Abbiamo l’impressione che l’opinione pubblica abbia avuto un resoconto incompleto della verità degli eventi”, si legge nel comunicato.

    L’auspicio dei genitori è che “la verità venga fuori e nostro figlio torni presto a casa”.

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