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    L’imprenditrice Fausti: “I giovani? Pensano solo a weekend liberi e straordinari pagati”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 29 Mag. 2022 alle 12:16

    Alla schiera di imprenditori e ristoratori che si lamentano di non trovare personale per la stagione estiva si è aggiunta anche l’imprenditrice della moda Tiziana Fausti. Non bastavano dunque Al Bano, Flavio Briatore o i cuochi che temono di chiudere perché non hanno camerieri, anche la titolare dello store 10 Corso Como di Milano ha affermato in un’intervista al Corriere di Bergamo: “Vedo gente che pensa solo a chiedere e basta. Per forza non si trova personale nei ristoranti, lo Stato li mantiene a casa con la Naspi e il Reddito di cittadinanza. Così fai lavoretti, fai il dog sitter e lo stipendio te lo porti a casa lo stesso. Sperando che arrivi la fine del mondo e senza mai pensare al futuro. Quello che chiedo è che ci sia almeno l’attitudine a fare qualcosa”.

    “Non pretendo che tutti siano delle quali reali  anche se ogni tanto qualche aquila arriva. Leopardi aveva scritto l’Infinito a 19 anni, ma questi non sanno né scrivere né parlare”, ha dichiarato Fausti. “Si presentano candidati che non hanno lo standing per lavorare in un determinato ambiente. Questo significa che o la famiglia o la formazione o la scuola non sono stati sufficienti. Ben venga, dunque, un po’ di disciplina che porti al rispetto. Altrimenti si crescono persone che non hanno nerbo e che, quando vengono a chiedere un posto di lavoro, pensano solo al sabato e la domenica liberi e a come vengono pagati gli straordinari. Io dico: comincia a darti da fare, a diventare indispensabile per la realtà in cui lavori”, continua l’imprenditrice, insoddisfatta anche per il look di chi cerca lavoro nella sua azienda, che lascerebbe a desiderare.

    “Se sei una persona disordinata non sarai mai organizzato mentalmente, a meno che tu non sia un genio come ne nascono pochi al mondo. Penso alla scuola anglosassone, alla sua formazione. Se ripenso a come andavo a scuola io dalle suore Sacramentine con un grembiule nero e un colletto bianco che guai se non era inamidato… altro che mettere le bermuda per andare a scuola”, si sfoga. “Io vedo questi ragazzi con i ciuffi che vanno negli occhi e devo dire che non sono contenta di questa gioventù. Il sacrificio è necessario… servono regole precise di rispetto e di educazione. Vedo ragazzi con la testa rasata e la cresta, una volta su e l’altra giù: ma che cosa vuole dire?”.

    In seguito alle polemiche scaturite dall’intervista, l’imprenditrice ha aggiunto al Corriere della Sera: “Non sono nemica dei giovani, ma si dimostrino umili”.

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