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    Epatite nei bambini, Crisanti: “Possibile ragione immunitaria”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 26 Apr. 2022 alle 09:05

    Sui misteriosi casi di Epatite nei bambini registrati nel mondo nelle ultime settimane “è un po’ presto per esprimersi, ma forse l’indagine sulle cause dovrebbe focalizzarsi su una possibile ragione immunitaria“: lo ha detto il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti. “Da quello che emerge dal Regno Unito sembrerebbe che sia un’infezione virale da adenovirus una delle ipotesi più quotate. Ora, il perché improvvisamente l’adenovirus si assocerebbe a queste epatiti nei bambini rimane un mistero”, ha detto il direttore del dipartimento di medicina molecolare all’Adnkronos.

    “Sembrerebbe che questi bambini si siano infettati tardi con questo virus e che di fatto siano stati in qualche modo preservati per misure di distanziamento. È come quando un adulto si prende la varicella o il morbillo: può avere complicazioni più gravi rispetto a quando prende queste infezioni da piccolo. Potrebbe essere “nel caso in cui si confermi questa ipotesi sull’origine infettiva della patologia, che questi bambini abbiano contratto questi virus in un momento in cui sono più suscettibili“, ha aggiunto il virologo.

    “Faccio un altro esempio sulla poliomielite. Questa malattia in Italia aveva un’indice di trasmissione elevatissimo, succedeva quindi che quasi tutti si infettavano quando erano ancora molto piccoli. E nei bambini la polio solo raramente dà la paralisi. Viceversa negli Stati Uniti la maggior parte dei bambini non si infettava, la polio la si prendeva più spesso da grandi e negli adulti causava sempre paralisi. Di fatto era molto più grave questa patologia negli Usa che in Italia, dove nel 1915-1920 per condizioni igieniche scadenti si infettavano tutti molto precocemente”, ha spiegato ancora Cristanti.

    Secondo l’esperto “le misure di restrizione hanno forse in qualche modo ritardato l’età, il momento in cui i bambini contraggono malattie comuni. Ritengo si debba esplorare maggiormente l’eventuale ragione immunitaria“, conclude. Sono 169 i casi ufficiali di epatite dei bambini di origine non nota registrati nel mondo secondo i dati dell’Oms: 114 nel Regno Unito e Irlanda del Nord, 13 in Spagna, 12 in Israele, 9 negli Stati Uniti, 6 in Danimarca, 5 in Irlanda, 4 nei Paesi Bassi, 4 in Italia, 2 in Novergia e in Francia, uno in Romania e uno in Belgio. 17 i trapianti di fegato legati alla malattia effettuati finora.

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