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    È iniziato il risveglio del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone

    A sinistra il luogo dell'incidente. A destra la famiglia Biran

    La prognosi resta riservata ma filtra tra i sanitari un cauto ottimismo

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 26 Mag. 2021 alle 08:58 Aggiornato il 27 Mag. 2021 alle 07:55

    Eitan, il bimbo di cinque anni unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, sta iniziando il suo risveglio dal coma indotto dai medici dell’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato nel reparto rianimazione diretto dal dottor Giorgio Ivani. “Il risveglio è partito, la risposta del bambino è positiva”, ha dichiarato ieri pomeriggio il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle. “Comincia a dare i primi segnali di risveglio con colpi di tosse e alcuni momenti di respiro spontaneo. Ma in termini precauzionali stiamo andando con più calma e attenzione proprio perché la situazione del bambino è critica, seppur abbiamo dei segnali positivi”.

    “La prognosi“, precisa La Valle, “resta riservata. Il bambino è ancora intubato. Se andiamo avanti in questa maniera e resta stabile l’auspicio è che riusciamo a instubarlo domani mattina. Procediamo con cautela perché la situazione complessiva di politrauma rende l’attenzione all’evoluzione anche del risveglio più attenta e accorta”, aggiunge. “In questo momento ci preoccupano di più le eventuali complicanze non legate al sistema neurologico che abbiamo verificato che è integro, ma quelle che potrebbero sorgere dal politrauma appunto”.

    “Non dimentichiamo”, sottolinea il direttore generale, “che due giorni fa è stato operato per stabilizzare le fratture e che in questo momento lo stiamo tenendo sedato e stabilizzato dal punto di vista emodinamico”. Eitan resta quindi ricoverato in rianimazione seguito dal direttore del reparto Giorgio Ivani e dalla sua equipe. “L’equipe del dottor Ivani ha iniziato l’inter per il risveglio che consiste nel ridurre i dosaggi dei farmaci che lo stanno tenendo in coma farmacologico. Nelle prossime ci sarà una riduzione sempre più graduale”, spiega La Valle.

    Nella tragedia del Mottarone è stata distrutta la famiglia di Eitan, di origini israeliane, che viveva a Pavia: sono morti il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tom, 2 anni, il bisnonno materno Itshak Cohen, 82 anni, e la compagna dell’uomo Barbara Koniski Cohen, 71 anni. Eitan sarebbe riuscito a sopravvivere allo schianto grazie all’abbraccio del padre, di corporatura robusta, che lo avrebbe protetto nella caduta.

    Il risveglio di Eitan, Cirio: “Il suo nome in ebraico vuol dire forza”

    “Ieri ho visto il piccolo Eitan, il suo nome in ebraico vuole dire ‘forte’, credo che in questa parola noi dobbiamo davvero trovare la forza per superare questo momento così doloroso”, ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, parlando della tragedia del Mottarone in Consiglio regionale, dove è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime.

    “Siamo vicini a tutti i famigliari, a questo bambino e alla lotta che sta conducendo in uno dei nostri ospedali, il Regina Margherita, per tornare alla vita”, aggiunge Cirio. “Probabilmente questa mattina sarà svegliato, cerchiamo di vedere nel suo risveglio un momento di forza per superare questo ennesimo momento di difficoltà che la nostra Regione sta vivendo e che credo imponga a noi tutti che rappresentiamo le istituzioni di lavorare sempre più insieme e sempre più uniti”.

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