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    Palermo, disabile non imbarcato per la batteria della sedia a rotelle su cui è costretto a vivere

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 24 Giu. 2019 alle 16:56 Aggiornato il 24 Giu. 2019 alle 17:04

    Disabile non imbarcato | Aeroporto di Palermo | Reclamo

    DISABILE NON IMBARCATO AEROPORTO PALERMO – A un disabile viene negato l’imbarco sull’aereo per la batteria della sua sedia a rotelle su cui è costretto a vivere. Lui si rivolge ad un’associazione dei consumatori per un reclamo. Il protagonista della vicenda è Michael Baioni Bechtol, un giovane paraplegico di Chiaravalle, in provincia di Ancona, che è stato vittima di disguidi e dinieghi all’aeroporto di Palermo.

    Il disabile aveva prenotato un volo di andata e ritorno sulla tratta Ancona-Palermo, con la stessa compagnia aerea, la Volotea. I disagi si sono verificati allo scalo siciliano, l’8 giugno scorso, quando il giovane, la compagna di Serra de’ Conti e suo figlio minorenne erano pronti per tornare ad Ancona. Per motivi di sicurezza al disabile non è stato possibile imbarcare la batteria, invece consentito dalla stessa compagnia nel volo di andata.

    Baioni, che viaggia spesso in aereo, era consapevole che alcune compagnie applicano misure più restrittive, si è quindi recato al presidio carabinieri all’aeroporto dove ha lasciato in custodia la batteria per farla ritirare in seguito.

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    Quando è tornato al check-in, gli è stato risposto dal responsabile di volo della compagnia aerea che nel frattempo l’imbarco era stato chiuso. È partito un reclamo.

    Disabile non imbarcato | Palermo | Il reclamo

    L’Unione nazionale dei consumatori ha iniziato l’iter per un formale reclamo contro la compagnia aerea e informato l’Enac e la società di gestione dell’aeroporto di Palermo per gli accertamenti nei confronti della compagnia aerea. Gli avvocati Corrado Canafoglia e Elisa Pellegrini, referenti dell’Unc per le Marche, hanno dichiarato: “Vogliamo che simili episodi, umilianti, non si ripetano più e che venga definita una legge nazionale chiara per evitare che alcune categorie vengano discriminate”.

    Della vicenda sono stati informati anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.

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