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    Delitto Yara, la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso di Bossetti: “Inammissibile”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 28 Set. 2019 alle 16:05 Aggiornato il 28 Set. 2019 alle 16:05

    Delitto Yara, la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso di Bossetti: “Inammissibile”

    La Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso di Massimo Bossetti, giudicandolo “inammissibile”.

    Il muratore di Mapello condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa a Brembate di Sopra (Bergamo), nel 2011 aveva fatto ricorso quasi un anno fa.

    I suoi legali puntano alla revisione del processo.

    L’istanza di Bossetti, presentata dai suoi legali nel novembre 2018 dopo la conferma dell’ergastolo in Cassazione, con la motivazione che l’uomo non avrebbe avuto modo di difendersi dalle accuse, “è stata dichiarata inammissibile”. I legali di Bossetti adesso puntano a una revisione del processo. Bossetti si trova in carcere a Bollate, dove ha chiesto di essere trasferito per poter lavorare.

    “Terminano così i quattro gradi di giudizio per il caso iniziato il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa della tredicenne di Brembate di Sopra (Bergamo), il cui corpo senza vita è stato ritrovato il 26 febbraio 2011 – si legge in una nota – Massimo Bossetti è stato condannato, dopo tre gradi di giudizio, il 12 ottobre dello scorso anno, al carcere a vita”.

    L’avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni, ospite a Quarto Grado, che ha dato la notizia, ha dichiarato: “Ovviamente una sentenza positiva della Corte Europea dei Diritti dell’uomo sarebbe stata la più grande soddisfazione per noi avvocati che abbiamo sempre protestato per una violazione giuridica di questo processo. Però non cambia nulla perché la strada maestra rimane comunque la revisione…”

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