Nuovo colpo di scena sulle indagini sul delitto di Garlasco: secondo la consulenza della difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi e detenuto nel carcere di Bollate da 10 anni, l’impronta 33 repertata sul luogo del delitto, accanto al cadavere della ragazza, non solo apparterrebbe ad Andrea Sempio, nuovo indagato per il delitto, ma sarebbe anche intrisa di “sudore e sangue”. Per i tecnici, secondo quanto anticipato dal Tg1, “si tratta di un contatto palmare intenso non compatibile con una normale discesa per le scale”. Non un’impronta occasionale, si legge ancora nella relazione, ma un contatto palmare intenso di chi appoggia tutto il proprio peso sul muro.
Delitto di #Garlasco: l’Impronta di #Sempio trovata accanto al cadavere di Chiara è intrisa di sudore e sangue. Queste le conclusioni della consulenza della difesa di Alberto Stasi. pic.twitter.com/WyN2oTqGNF
— Tg1 (@Tg1Rai) July 25, 2025
Anche la procura di Pavia, che ha riaperto le indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, attribuisce l’impronta ad Andrea Sempio anche se, nei giorni scorsi, era stato affermato che non vi era sangue sul reperto. L’impronta, già analizzata nel 2020 dai carabinieri, era stata all’epoca attribuita all’assassino di Chiara Poggi. “Ovviamente è logico-fattuale che l’impronta sulla parete delle scale appartenga all’assassino” scrivevano, infatti, i carabinieri della squadra Omicidi di Milano nella loro relazione.