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    Dai veterani degli anni di piombo al titolare di una catena di pizzerie, chi sono gli arrestati per l’assalto alla Cgil

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 11 Ott. 2021 alle 13:55

    Dai veterani degli anni di piombo al titolare di una catena di pizzerie, chi sono gli arrestati per l’assalto alla Cgil

    Veterani degli anni di piombo al fianco di un titolare di pizzerie. Tra i 12 arrestati per gli scontri scoppiati sabato scorso a Roma, e in particolare per il drammatico assalto alla sede nazionale della Cgil, sono presenti alcuni nomi storici del neofascismo romano, come il fondatore di Forza nuova (Fn) Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica, accanto a esponenti di primo piano delle proteste contro l’obbligo del green pass.

    Tra questi Biagio Passaro, leader del movimento di ristoratori “Io apro”, protagonista di lungo video che lo mostra all’interno della sede del principale sindacato italiano, da lui stesso pubblicato sui social media. “Ragazzi, IoApro e tutti hanno invaso la Cgil”, dice nella diretta pubblicata sulla sua pagina Facebook. Passaro, titolare della catena di pizzerie napoletane Regina Margherita, presente con 7 locali tra Modena e Bologna, negli scorsi mesi era stato una delle personalità più in vista di “IoApro”, un gruppo di ristoratori che aveva sfidato le chiusure dei locali per fermare la variante Delta del nuovo coronavirus, arrivando a incontrare anche il segretario della Lega Matteo Salvini.

    Oltre a Passaro, è stata arrestata anche la stessa organizzatrice delle proteste di Roma Pamela Testa, considerata vicina a Forza nuova. “Stanno arrivando a toccare i nostri figli e non glielo permettiamo”, aveva detto in uno degli appelli lanciati negli ultimi mesi Testa, che negli scontri con la polizia ha riportato una ferita alla testa.

    Gli altri arrestati comprendono volti noti della galassia neofascista della capitale, come l’ex membro dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar) Luigi Aronica, 65 anni, conosciuto come “Pantera” e condannato a 18 e 2 mesi per diversi reati commessi durante la sua militanza nell’organizzazione terroristica. “Lo sai chi sono io? Attento, mi sono fatto vent’anni di carcere per terrorismo”, aveva dichiarato alle telecamere di una trasmissione televisiva durante una protesta a cui aveva preso parte nel 2017.

    Oggi Aronica è uno degli esponenti di Forza nuova, movimento fondato nel 1997 da Roberto Fiore che si rifà alla famigerata Guardia di ferro romena. Lo stesso Fiore è tra gli arrestati per i fatti di sabato, assieme al vicesegretario del partito Giuliano Castellino.

    Tra i fondatori del movimento neofascista Terza Posizione, attivo fino al 1982, Fiore è stato condannato negli anni Ottanta per associazione sovversiva e banda armata ma non ha mai scontato la pena, trascorrendo la latitanza a Londra. Citato da una commissione del parlamento europeo come “agente dell’intelligence britannica”, Fiore è rientrato in Italia nel 1999 quando i reati sono stati prescritti, prendendo la guida di Fn. Tra il 2008 e il 2009 è stato membro del parlamento europeo dopo aver sostituito Alessandra Mussolini, eletta alla Camera.

    Il suo vice Castellino, leader romano di Fn, negli ultimi mesi non ha mancato di prendere parte alle proteste contro l’obbligo di green pass e la “dittatura sanitaria”, come il tentativo di violare il lockdown a Pasqua dell’anno scorso. A gennaio è stato soggetto alla sorveglianza speciale per alcune azioni violente avvenute durante le manifestazioni contro il lockdown. A settembre gli è stato notificato un Daspo per gli eventi sportivi dalla durata di cinque per aver violato la sorveglianza speciale recandosi a proteste contro il green pass e alle partite della Roma.  Nel 2019 era stato condannato a 4 anni per gli scontri avvenuti due anni prima al Trullo, dove un gruppo di manifestanti di estrema destra aveva provato a impedire lo sgombero di una casa popolare che doveva essere assegnata a un cittadino eritreo.

    Gli arrestati sono accusati a vario titolo di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Fiore, Castellino e altri tre di essi saranno difesi dall’avvocato ed ex deputato di Forza Italia Carlo Taormina.

    Forza nuova, che contende a CasaPound l’egemonia sul neofascismo a Roma, rischia adesso lo scioglimento, chiesto a gran voce da forze politiche trasversali e da una mozione depositata in Senato e alla Camera dal Partito democratico, che chiede al governo di “dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista”. In Italia finora sono stati sciolti tre i movimenti politici sciolti applicando la legge Scelba del 1952, che attuava la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana, la quale vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Si tratta di Ordine nuovo nel 1973, Avanguardia nazionale nel 1976 e Fronte nazionale, nel 2000.

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