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    Stop a feste e calcetto e quarantena ridotta a 10 giorni: le nuove misure anti-Covid del governo

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 11 Ott. 2020 alle 09:05 Aggiornato il 11 Ott. 2020 alle 13:41

    Covid: le misure anti-contagio del governo in arrivo con il nuovo Dpcm

    Potrebbe essere firmato già nella giornata di lunedì 12 ottobre il nuovo Dpcm con le misure anti-contagio varate dal governo per contrastare l’epidemia di Covid in Italia. Tra le norme più importanti decise dal governo, lo stop agli sport amatoriali, il divieto di feste private, la chiusura dei locali entro le 24 e la riduzione della quarantena a 10 giorni. Nella giornata di sabato 11 ottobre, il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato il Cts, mentre nel pomeriggio a Palazzo Chigi si è svolta una lunga riunione tra il premier Conte i capidelegazione della maggioranza per discutere le misure da adottare dopo il balzo di contagi di Covid registrato negli ultimi giorni nel nostro Paese. Alle 15 di domenica 12 ottobre, il Comitato Tecnico Scientifico si riunisce proprio per valutare le misure dell’esecutivo, dopodiché, prima dell’emanazione, vi sarà un ultimo confronto con le Regioni. Queste, a meno di stravolgimenti dell’ultimo minuto, le misure più importanti decise dal governo.

    Stop a feste private e celebrazioni a numero chiuso

    Il governo è intenzionato a proibire qualsiasi festa organizzata nei luoghi e nei locali pubblici, ma anche quelle organizzate nelle abitazioni private inserendo un tetto massimo di partecipanti, forse 10 persone, nelle riunioni che possono svolgersi in famiglia. Stretta anche su matrimoni, battesimi e cresime che d’ora in poi si svolgeranno con un tetto massimo di 30 persone. Le misure riguardano i banchetti e non le cerimonie religiose che già hanno delle regole ferree che non verranno modificate.

    Chiusura dei locali alle 24

    Nonostante le proteste delle associazioni di categoria, si va verso il coprifuoco per bar e ristoranti, che dovranno chiudere le saracinesche entro le ore 24. Secondo il governo questa misura non inciderà significativamente sul rendimento economico dei locali, ma, al tempo stesso, potrebbe abbassare la possibilità di contagio da Covid.

    Sosta vietata davanti ai locali e nelle piazze

    Dalle 22 alle 6 sarà vietato sostare davanti bar, ristoranti e pub, ma anche riunirsi in piazze, strade e parchi. La vendita di alcolici, inoltre, sarà vietata da un certo orario, dalle 21 o dalle 22. Per consumare alcolici, dunque, sarà necessario stare all’interno dei locali, ma non fermarsi all’esterno a meno che non si sia seduti al tavolo. Per i trasgressori sono previste multe che vanno dai 400 ai 1000 euro.

    Stop al calcetto e agli sport amatoriali

    Tra le misure anti-Covid previste nel nuovo Dpcm anche lo stop a tutti gli sport amatoriali da contatto. L’elenco definitivo degli sport vietati è ancora da stilare, ma la norme sicuramente riguarderanno il calcetto, il basket e le arti marziali a livello amatoriale.

    Trasporti pubblici e smart working

    Come già ampiamente anticipato, vi sarà la raccomandazione del governo alle aziende pubbliche e private a incentivare lo smart working per limitare i contatti tra le persone negli uffici. Per quanto riguarda i trasporti pubblici, per i treni ad alta velocità potrebbe arrivare un allentamento delle misure attualmente in vigore, con la possibilità di andare oltre il 50% della capienza, mentre per bus e metropolitane si solleciterà un potenziamento dei controlli per far rispettare le regole anti-Covid già in vigore.

    Quarantena a 10 giorni per i contatti dei positivi

    Possibilità di ridurre a 10 giorni l’isolamento fiduciario dei contatti dei positivi da Covid: è una delle novità allo studio del governo, sulla quale, però, pesa la valutazione degli scienziati del Cts. La riduzione della quarantena a 10 giorni riguarderebbe solamente chi è entrato in contatto con un paziente Covid e che rimane in isolamento per 14 giorni in attesa di capire se si ammalerà o meno. Ridurre la quarantena potrebbe limitare il numero di tamponi effettuati, effettuado un test una sola volta alla scadenza dei 10 giorni, e al tempo stesso non costringerebbe migliaia di persone, di fatto non positive, a non restare troppo a lungo in isolamento.

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