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    Covid, Lopalco: “L’addio al Green Pass rafforzato è un regalo ai No Vax”

    Credit: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Mar. 2022 alle 16:09

    Covid, Lopalco: “L’addio al Green Pass rafforzato è un regalo ai No Vax”

    “L’addio al Green pass rafforzato è un regalo ai No vax”. È l’accusa dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, che in un’intervista con Adnkronos si è detto d’accordo con le proteste dei presidi contro il ritorno a scuola degli insegnanti non vaccinati, che dal primo aprile potranno riprendere a lavorare facendo il tampone, seppure non a contatto diretto con i ragazzi.

    Secondo Lopalco, Il fatto di abolire il green pass “da un giorno all’altro, il fatto di dire che si può tornare a lavorare significa, come messaggio comunicativo: ‘abbiamo scherzato. Avete fatto bene a resistere’”. “Le persone che non volevano vaccinarsi piuttosto che fare il vaccino, come ha fatto il 90% del Paese, hanno trovato scuse, hanno perso tempo, hanno presentato certificati, hanno presentato ricorsi…hanno perso tempo in attesa di ciò che poi è arrivato, la sanatoria. È un favore che si è fatto oltre che ai No vax anche alle parti politiche che strizzano l’occhio a queste persone”, ha continuato l’ex assessore alla Salute della regione Puglia, dimessosi lo scorso novembre.

    “Passare dalla gestione d’emergenza a quella ordinaria della pandemia da Sars-Cov-2 è più che giusto”, ha precisato il docente di igiene all’Università del Salento. “Lo sostengo da tempo. Ma l’ordinario va preparato. La gestione straordinaria, con reparti Covid dedicati negli ospedali, non è sostenibile sul lungo periodo. Ma il virus sarà presente per sempre. Al momento, però, non vedo molto impegno organizzativo per passare a questa gestione ordinaria”, ha detto l’epidemiologo, secondo cui “il rischio di un nuovo lockdown nel nostro Paese, come sta avvenendo in Cina, non esiste”. “Abbiamo gestito meglio la pandemia rispetto al Paese orientale perché sin dall’inizio abbiamo considerato il fatto che la convivenza con il virus sarebbe stata necessaria. E abbiamo vaccinato molto”.

    Secondo l’esperto, non si potrà passare a una gestione ordinaria continuando a tenere aperti reparti Covid “con tutto quello che significa: personale dedicato, organizzazione apposita. In pratica, se si continuerà con questa organizzazione, avremo comunque una gestione non ordinaria senza nemmeno il supporto della legge sull’emergenza, con tutto quello che significa dal punto di vista amministrativo, per esempio per pagamenti straordinarie e sforamento di budget”.

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