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    Cervinia, la webcam oscura l’assembramento degli sciatori in coda davanti alla seggiovia

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Dic. 2020 alle 12:06 Aggiornato il 9 Dic. 2020 alle 12:20

    Covid: le immagini degli assembramenti alla seggiovia oscurate dalla webcam

    È polemica per alcune immagini catturate da una webcam situata nella Plan Maison, nel comprensorio di Cervinia, che sarebbero state oscurate dopo aver ripreso assembramenti di persone, vietati dalle norme anti-Covid, alla partenza della seggiovia. A denunciare l’accaduto è il quotidiano La Stampa, secondo cui lo scorso 3 dicembre, analizzando le immagini della webcam puntata sulla seggiovia di Plan Maison, a quota 2500 metri, almeno 300 persone si sono ritrovate tra le 9 e le 9,10 in attesa di prendere la seggiovia e ovviamente senza rispettare le norme di distanziamento sociale. Dal 5 dicembre, però, la webcam ha iniziato ad avere un comportamento anomalo: la parte relativa all’impianto di risalita è stata infatti pixellata, oscurando quindi tutti i movimenti sul piazzale della seggiovia.

    “Sinceramente non so di cosa stiate parlando – ha dichiarato Matteo Zanetti, presidente e amministratore della Cervino spa – A noi non risulta alcun assembramento. Stiamo controllando in maniera maniacale tutto il comprensorio e siamo sicuri. Se c’ era gente alla partenza della seggiovia erano atleti, visto che si allenano da noi”. Le nuove norme anti-Covid, infatti, prevedono l’apertura degli impianti solamente agli atleti professionisti. Zanetti dichiara che gli atleti “sono tanti, anche 600-700. Ma voglio sottolineare che ogni sera ci viene mandato un elenco di chi arriverà al mattino e scaglioniamo i gruppi per le partenze”.

    Per quanto riguarda le immagini oscurate dalla webcam, Zanetti afferma: “Per quel che ne so c’ è una telecamera puntata su Plan Maison che è stata spenta perché il vento la faceva traballare”. La webcam, però, non è spenta, ma solo oscurata in parte: “Non so cosa dire, verificheremo. Cado dal pero e mi sembra che si voglia scavare nel torbido. Sono 40 giorni che lavoriamo perché tutto funzioni per il meglio e forse c’ è un tentativo di strumentalizzazione”.

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