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    Covid, due milioni di italiani in quarantena: “Il Paese rischia la paralisi”. Come potrebbero cambiare le regole

    Di Sofia Gadici
    Pubblicato il 27 Dic. 2021 alle 08:34 Aggiornato il 28 Dic. 2021 alle 08:18

    In Italia, attualmente, ci sono circa due milioni di persone chiuse in casa in quarantena. Secondo il primario del San Martino di Genova Matteo Bassetti a gennaio potrebbero diventare anche dieci.

    Il dato può essere dedotto prendendo in considerazione il numero totale di positivi ora in Italia, cioè 517 mila. Ognuno di loro ha avuto un numero minimo di contatti pari a 4. Da qui, la cifra stimata dei due milioni. Un numero così alto di persone costrette a rimanere in casa comincia a preoccupare soprattutto per le ripercussioni dal punto di vista lavorativo ed economico. Si comincia quindi ad invocare anche un cambio di passo, regole diverse.

    Lockdown

    Sulla scia delle esperienze europee, ad esempio, c’è chi chiede un lockdown per i soli non vaccinati. È il caso di Roberto Battiston, astrofisico e coordinatore dell’Osservatorio epidemiologico dell’Università di Trento. “La crescita dei contagi  causati dalla variante Omicron – ha detto a La Stampa – è talmente rapida che potrebbe causare ben presto un’emergenza sanitaria: in condizioni normali si sarebbe sviluppata nel corso di molti mesi, ora accade in poche settimane. A meno che non si prendano, in tempi brevi, nuove, efficaci misure di contenimento. I numeri mostrano, chiaramente, che quelle attualmente in vigore non sono sufficienti a fermare la rapida crescita di Omicron”. Misure come quelle adottate in Germania e Austria vorrebbe dire “proteggere una frazione di meno del 10% dei cittadini, senza penalizzare il restante 90%”.

    Obbligo vaccinale

    C’è invece chi chiede di procedere sulla strada dell’obbligo vaccinale. È il caso dell’immunologo Sergio Abrignani, membro del Cts, che non crede sia accettabile che nove italiani su dieci debbano pagare per il comportamento di pochi. “L’obbligo vaccinale – ha detto in un’intervista al Corriere della Sera – è un provvedimento duro? Il Covid è durissimo“. E ancora: “Se fossimo tutti vaccinati i letti intensivi occupati sarebbero il 20-25% degli attuali, quindi tutta l’Italia sarebbe bianca. Sui 3 milioni circa di over 50 non vaccinati, 1,4 milioni sono over 60, l’8% circa della popolazione totale di questa età. Una minoranza che però riempie le rianimazioni e condiziona la vita del 92% che adempie al dovere”.

    Super Green pass

    Stando ai retroscena dell’ultimo Cdm sembrerebbe che il presidente del Consiglio Mario Draghi sia favorevole a un’astensione dell’uso del “super” green pass per accedere ai luoghi di lavoro. La misura ha trovato l’opposizione di Lega e M5s ma non è escluso che possa riprendere presto piede.

    Contatti con un positivo

    Al momento le regole prevedono che in caso di contatto con un positivo la quarantena sia di una settimana se si è vaccinati o dieci giorni se non si è vaccinati. Di fronte alla possibilità di una “positivizzazione di massa”, data l’alta contagiosità dell’attuale variante di Sars-Cov-2 si potrebbe anche andare verso una revisione dell’obbligo di quarantena.

    Tutti gli esperti concordano con il fatto che un tampone molecolare negativo dovrebbe restare il requisito per uscire dalla quarantena. Anche considerando che Omicron è una variante che ha 3 giorni di incubazione media contro i 4,2 di Delta. E sembra avere sintomi più lievi nelle persone immunizzate e fra i giovani.

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