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    Covid, dal 1 ottobre cade l’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 23 Set. 2022 alle 18:21 Aggiornato il 1 Ott. 2022 alle 08:20

    Negli ultimi giorni si registra un incremento dei contagi da Covid e una conseguente risalta del tasso di positività, anche se è ancora presto per parlare di una nuova ondata. Intanto da oggi, 1 ottobre 2022, decadranno quasi tutte le restrizioni sull’uso obbligatorio della mascherina che erano state introdotte per la pandemia. Non sarà più necessario, in particolare, indossare le mascherine su bus, metro e treni. Stop dunque ai dispositivi di protezione obbligatori sui mezzi pubblici: non ci saranno proroghe perché sarebbe stato necessario un decreto ma il governo guidato da Mario Draghi è in carica soltanto per gli affari correnti e ha ritenuto di non firmare un nuovo provvedimento.  Per ospedali e altre strutture sanitarie è stato invece deciso di firmare l’ordinanza per promulgare l’obbligo.

    Nel dettaglio, l’uso di mascherina Ffp2 non è più obbligatorio su navi e traghetti, treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, autobus e scuolabus, mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale. Il governo invece, tramite un’ordinanza del ministro Speranza, ha deciso di prolungare l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

    Un’altra data da cerchiare sul calendario è quella del 31 ottobre, quando cesseranno i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che tra le altre cose prevedono in alcuni casi la misurazione della temperatura all’entrata e l’uso delle mascherine al chiuso quando non si può mantenere il distanziamento. Resta fino al 31 dicembre il Green Pass per operatori sanitari, ricoverati e visitatori negli ospedali e nelle residenze per anziani, e che di fatto comporta la necessità di fare il tampone prima di entrare in una struttura sanitaria.

    Intanto prosegue la campagna vaccinale. I vaccini bivalenti anti-Covid aggiornati alle sottovarianti Omicron 1 e Omicron 4-5, “tenuto conto dell’indicazione di utilizzo autorizzata da Ema e Aifa, potranno essere resi disponibili, su richiesta dell’interessato, come seconda dose di richiamo per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni”. In poche parole, tra i due nuovi vaccini bivalenti non c’è alcuna differenza, e tutti gli over 12 possono richiederli come quarta dose, purché siano trascorsi almeno quattro mesi dalla terza. A chiarirlo con una circolare sono Ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità.

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