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    Coronavirus, uno studio rivela: “Con il lockdown meno morti per smog in Lombardia, salvati 22.500 anni di vita, il 10% di quelli persi per il Covid”

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 1 Lug. 2020 alle 14:59

    Coronavirus, uno studio rivela: con lockdown in Lombardia meno morti per smog

    Uno studio rivela che in Lombardia durante il lockdown, imposto per contrastare l’epidemia di Coronavirus, si sono verificati meno morti a causa dello smog. Secondo la ricerca, effettuata da RFF-CMCC – European Institute on Economics and the Environment (EIEE), le misure restrittive hanno salvato circa 22.500 anni di vita, oltre il 10% di quanti ne sono stati persi a causa del Covid-19. Lo studio, ancora in fase preliminare, è stato realizzato integrando dati osservati, modelli matematici e machine learning, mette a disposizione nuove informazioni per la realizzazione di politiche sull’inquinamento. L’inquinamento dell’aria da particolato fine (PM2.5) e biossido di azoto (NO2) è infatti capace di arrecare danni alla salute umana così come sostenuto dalla letteratura medica e la Lombardia, secondo i dati dell’Ocse, è una delle regioni più inquinate. Secondo i dati elaborati dallo studio, nel corso del lockdown il particolato fine si è ridotto del 22% (6 microgrammi per metro cubo), mentre le concentrazioni di biossido di azoto del 36% (di 17 microgrammi per metro cubo).

    “Da febbraio a maggio, la riduzione dei PM2.5 ha salvato in Lombardia circa 8.500 anni di vita. La riduzione degli NO2 ne ha salvati circa 22.500 – spiega all’Agi Francesco Granella, ricercatore di EIEE e primo autore dello studio – Le emissioni di questi due inquinanti vanno di pari passo ed è quindi difficile distinguere nettamente gli effetti dell’uno e dell’altro sulla salute, perciò non sarebbe corretto sommare questi valori per ottenere il numero totale di anni di vita salvati. Ma confrontandoli con il numero dei decessi causati dal Covid-19 nella stessa regione e nello stesso periodo (quasi 16.000 per circa 192.000 anni di vita persi nella regione), il nostro studio conclude che oltre il 10% degli anni di vita persi a causa del Covid-19 sono stati salvati dalla riduzione dell’inquinamento dell’aria dovuta alle misure di lockdown”.

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    “Queste analisi – aggiunge Massimo Tavoni, direttore di RFF-CMCC, European Institute on Economics and the Environment (EIEE) e docente al Politecnico di Milano – ci ricordano la gravità dell’inquinamento dell’aria, che in Italia è responsabile ogni anno del doppio dei decessi riconducibili ad oggi al COVID-19. Si tratta di dati molto utili a comprendere come una profonda trasformazione verde dell’economia possa portare a benefici per la salute dei cittadini”.

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