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    “Quarantena a singhiozzo fino al 2022. Possibili nuove ondate di contagi fino al 2025”, lo studio di Science

    Un modello matematico prevede cosa succederà se il virus diventerà stagionale nei prossimi anni in assenza di un vaccino o una cura efficace

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 15 Apr. 2020 alle 09:04 Aggiornato il 15 Apr. 2020 alle 09:10

    “Quarantena a singhiozzo fino al 2022. Possibili nuove ondate di contagi fino al 2025”, lo studio di Science sul Coronavirus

    Cosa accadrà se – come sembra probabile – il Coronavirus diventerà stagionale nei prossimi anni, alla stregua dei normali virus influenzali? Senza un vaccino o un farmaco davvero efficace la lotta per sconfiggerlo potrebbe avere tempi lunghi, con misure restrittive a singhiozzo, incluse quarantene e autoisolamento fino al 2022 e possibili nuove ondate del Covid-19 fino al 2025. Lo sostiene uno studio pubblicato su Science dalla Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston.

    L’immunologo Stephen Kissler ha elaborato insieme ai suoi collaboratori un modello matematico per calcolare le dinamiche del contagio nei prossimi cinque anni. Secondo i risultati dei modelli, con l’allentamento delle restrizioni il contagio tornerà a crescere, tanto da rendere necessarie nuove misure restrittive intermittenti fino al 2022. In particolare, se il distanziamento sociale sarà allentato quando la trasmissibilità del virus aumenterà in autunno, potrà verificarsi un’intensa epidemia invernale che, sovrapponendosi alla stagione influenzale, potrebbe travolgere le strutture sanitarie. Le nuove misure restrittive darebbero agli ospedali il tempo di aumentare la loro capacità di terapie intensive, consentendo al contempo di far crescere l’immunità nella popolazione.

    Un altro scenario mostra che una ripresa intermittente di Covid-19 potrebbe verificarsi fino al 2025. Ma il nuovo studio suggerisce che l’incidenza del virus nei prossimi 5 anni dipenderà molto dalla durata della protezione degli anticorpi sviluppati da chi ha contratto e superato il Coronavirus: un dato che ancora non conosciamo e che è cruciale per capire la forza di nuove eventuali ondate di contagi. Per questo i ricercatori chiedono che siano svolti “urgentemente studi sierologici longitudinali per determinare l’estensione dell’immunità della popolazione, e per capire se questa immunità diminuisce con il tempo e con quale frequenza”.

    La necessità di un rigoroso distanziamento sociale sarà evitata con l’aiuto di nuovi farmaci o vaccini per il Coronavirus, sui quali la comunità scientifica mondiale è già al lavoro.

     

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